“Apprendiamo con stupore che è stato elaborato un documento dalla Società di gestione degli impianti nucleari. Validato dalle agenzie che si occupano di nucleare, di ricerche ambientali e infine approvato dal Governo Nazionale. Siamo pronti a qualsiasi protesta anche ferma e intransigente, qualora tale ipotesi dovesse diventare concreta. Questo Perche’ riteniamo insensato individuare in un territorio vocato principalmente al turismo ed all’agricoltura la sede di un possibile deposito di rifiuti radioattivi.” A dichiararlo è, in merito alla paventata ipotesi di destinare quattro siti siciliani allo smaltimento delle scorie nucleari è l’Anci Sicilia che aggiunge.
“Inoltre facciamo appello al buon senso del Governatore Nello Musumeci, del Presidente dell’Ars Gianfranco Micciche’, dei vertici del Governo e del Parlamento Regionale siciliano. Affinché – unitamente anche a noi amministratori locali – attivino ogni iniziativa utile a scongiurare tale paventato programma. Programa che, ove realizzato, determinerebbe seri rischi e pesanti svantaggi ad una Regione già provata da onerose questioni da risolvere per il bene delle nostre comunità”.
L’Anci Sicilia ha deciso di aderire alla consultazione pubblica, che partirà fra qualche giorno, sulla localizzazione dei siti per depositi nucleari.“Aderiamo alla consultazione sulla localizzazione di siti destinati al deposito di rifiuti nucleari e ribadiamo l’esigenza di un maggiore coinvolgimento delle Autonomie Locali. Fin da ora anticipiamo disponibilità a dare il nostro pieno contributo all’annunciato tavolo regionale sulla problematica in questione”. Ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di ANCI Sicilia.
“La individuazione delle aree proposte per depositi dei rifiuti nucleari, infatti – continua il presidente Orlando – appare in evidente contrasto con le vocazioni ambientaliste ed economiche produttive dei siti coinvolti”.
Lo stesso Leoluca Orlando, anche nella qualità di sindaco della Città Metropolitana ha espresso la sua adesione alla consultazione. Il Sindaco della Città Metropolitana altresì sollecita.“la convocazione e ritiene necessario l’incontro con i Governi nazionale e regionale unitamente ai Sindaci dei Comuni ove ricadono le aree proposte e palesemente inadeguate e inaccettabili per deposito di rifiuti nucleari”.
Intanto si è svolta questa mattina l’incontro convocato dall’Assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, che in merito ha dichiarato.” “Il paesaggio è un elemento determinante della nostra identità. Al punto che già nella stessa denominazione giuridica alcuni Parchi riportano la denominazione di Parco Archeologico e Paesaggistico. È impensabile, pertanto, che possano sorgere depositi di stoccaggio di rifiuti nucleari radioattivi nei territori di Trapani, Calatafimi-Segesta, Petralia Sottana, Castellana Sicula e Butera. Siti di altissima valenza storico-culturale, meta di numerosi visitatori che, proprio in quei luoghi, hanno occasione di apprezzare la bellezza della nostra Isola”.