Scrive sui social «sono un latitante», i carabinieri lo trovano e lo arrestano

I carabinieri hanno individuato e arrestato il 23enne latitante che si firmava anche con il soprannome Totò Riina

Dopo la condanna a 4 anni e 9 mesi era diventato un fantasma, vantandosi su Facebook, dello status di latitante. Deridendo anche le forze dell’ordine e paragonandosi a Totó Riina.

Un 24enne originario di un paese del Logudoro è stato arrestato ieri sera a Olbia dai carabinieri della Compagnia di Ozieri. Lo hanno individuato mentre passeggiava per le vie del centro. Il giovane è stato portato nel carcere sassarese di Bancali.

Il latitante documentava le sue giornate sui social

Il 24enne dovrà scontare la pena inflitta con sentenza definitiva dal tribunale per i minorenni della Corte d’appello di Cagliari per avere seviziato con un bastone un compagno di cella nel carcere minorile di Quartucciu e aver incendiato i mobili per creare scompiglio. I fatti risalgono a giugno del 2016, quando il giovane aveva solo 17 anni ed era finito in manette per reati contro il patrimonio. Dopo la condanna, il ragazzo si era reso irreperibile ma continuava a documentare le sue giornate sui social.

Così, seguendo i suoi aggiornamenti virtuali, i militari della Compagnia di Ozieri, guidati dal capitano Gabriele Tronca, hanno concentrato le ricerche a Olbia, dove il giovane è stato poi arrestato.

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