Cronaca di Palermo

“Scrivi quando arrivi”, anche a Palermo il gruppo WhatsApp quando torni a casa da sola

Una chat solidale per tenersi compagnia quando si rientra a casa da sole. “Scrivi quando arrivi” è il nome del gruppo WhatsApp per donne e ragazze che tornano a casa da sole. L’iniziativa anche a Palermo.

L’iniziativa di una studentessa

A lanciare l’idea è stata una studentessa di 22 anni di Bologna, Samia Outia. In poco tempo, la chat si è diffusa e vari gruppi sono nati in diverse città, tra cui il capoluogo siciliano. L’iniziativa nasce a seguito di alcuni casi di cronaca come il femminicidio di Giulia Cecchettin. Il servizio, assolutamente gratuito e su base volontaria, accompagna virtualmente qualunque donna ne faccia richiesta, fino a destinazione.

Il gruppo WhatsApp solidale anche a Palermo

A Palermo, il gruppo delle donne per le donne nasce grazie a Ida Serena Fragale, professoressa di inglese con una spiccata propensione per il sociale, e l’avvocata in difesa dei diritti umani, Maria Vittoria Cerami. “Siamo 512! Quando abbiamo aperto la chat mai avremmo pensato di raggiungere tale risultato”. Il gruppo è stato al momento chiuso, in attesa di un incontro in Prefettura.

Ecco come funziona

“Il gruppo nasce con l’intento di dare la possibilità a donne di qualsiasi età che devono affrontare un percorso per strada e si sentono insicure, di rimanere in contatto con altre che sono membri della chat ricevendo compagnia attraverso messaggistica istantanea, al telefono finché non si giunge a destinazione o di contare su chi in caso di pericolo possa chiamare il numero unico di emergenza 112. La donna interessata a ricevere compagnia chiederà sul gruppo la disponibilità di qualcuna connessa. Dopo questo primo contatto, le due continueranno le comunicazioni su chat privata o al telefono. Sarà sempre la donna interessata a scrivere (o a mandare messaggi vocali) durante il tragitto per dare indicazioni sulla sua posizione , (in privato e se necessario), sulla sua sicurezza affinché, in casi di pericolo, possano essere chiamati tempestivamente i soccorsi. La richiedente potrà essere accompagnata anche telefonicamente durante il tragitto se la situazione è particolarmente difficile”. Così scrive la Prof. Fragale.

“Chiederemo un incontro in Prefettura”

Superate in pochissime ore le 500 iscrizioni e centinaia ne sono in attesa. “Al momento stiamo monitorando il gruppo, il funzionamento ed anche la sicurezza della chat – scrive sui social l’avv. Cerami -. Questi numeri sono sconvolgenti, è una emergenza sociale che riguarda tutte noi e che va portata all’attenzione di chi si occupa della sicurezza delle cittadine, delle donne, delle turiste, delle ragazze studentesse/ lavoratrici fuori sede etc. Abbiamo intenzione di chiedere un incontro con la Prefettura, la prossima settimana, per esprimere questa esigenza di sicurezza delle donne palermitane e non solo. Abbiate pazienza e vi daremo notizie”.

Published by
Cristina Riggio