“Scrivo d’Amore. Da Catullo ad Aicha”, presentazione allo Stand Florio

Un saggio a tratti espressione di libera narrazione autobiografica, di crescita ed evoluzione interiore

scrivo d'amore

Il 4 settembre, alle ore 19:00, sarà presentato allo Stand Florio (Palermo) il nuovo saggio breve di sociologia della cultura di Giorgia Butera, dal titolo: “Scrivo d’Amore. Da Catullo ad Aicha”, prodotto da Mete Onlus. Un saggio a tratti espressione di libera narrazione autobiografica, di crescita ed evoluzione interiore.

Il testo unisce ricchezze differenti: dall’esperienze di vita personale dell’autrice in un percorso di rinascita al cammino di Mete Onlus nel suo percorso evolutivo, il tutto cullato dai pensieri sull’amore di Gaio Valerio Catullo.

AICHA: LA DONNA CHE VEDE NEGATA LA SUA CONDIZIONE

Aicha, rappresenta la bambina, la donna, che al mondo vede negata la sua condizione. E’ la sposa bambina, la donna costretta ad indossare il burka, sono le donne afghane tornate a vivere la crudeltà di essere bottino da guerra. E’ il salto di gioia della bambina con i pantaloni gialli che dall’Afghanistan arriva in Europa.

LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO

Durante la presentazione, l’autrice, incontrerà: l’On. Carolina Varchi, Camera dei Deputati; Stefano Saitta, Presidente Comitato Paralimpico Palermo; Yousif Latif Jaralla, Regista/Cantastorie Iracheno; Chiara Lo Coco, Founder CareCoaching; Antonella Rusticano, Vicepresidente Parent To Parent Italia; Paolo Ferrara, Arteterapeuta.

“E’ la cultura che spaventa la crescita del mondo, l’istruzione, e dalle pagine del Testo un invito ad accrescere se stessi, senza mai abdicare. Ma anche al ritenere la disabilità uno strumento ineludibile per sviluppare opportunità”, afferma la Butera.

L’AUTRICE

Giorgia Butera è sociologa, scrittrice prolifica ed impegnata nei diritti umani internazionali da Presidente Mete Onlus. “Scrivo d’Amore. Da Catullo ad Aicha” è la 24esima pubblicazione dell’autrice, da sempre attenta ai processi evolutivi sociali, all’educazione sentimentale ed allo sviluppo dell’industria culturale.

Una Donna che ha deciso, sin dall’inizio della sua carriera di viaggiare, incontrare persone, intervenire in conferenze e dibattiti, recarsi nelle scuole, confrontarsi in maniera dialettica e dialogica. Esserci per il pubblico, istaurando un filo diretto che prosegue quotidianamente attraverso la comunicazione digitale, diffondendo messaggi mirati al soggetto recettore (così, come incarnato nella Tecnica di Comunicazione di Francesco Fattorello).