Scuola Franchetti, genitori in rivolta: si spera in una sede a Romagnolo

Prevista una nuova riunione, dopo Ferragosto, per cercare di risolvere il problema gravoso per centinaia di famiglie

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Si è tenuta nel pomeriggio di ieri, 12 agosto, la protesta dei genitori degli alunni della scuola media “Raimondo Franchetti” di viale Amedeo D’Aosta, a Romagnolo. A causa dei lavori di ristrutturazione, che dureranno circa due anni, è stato infatti deciso lo spostamento delle lezioni nei locali della scuola “Luigi Pirandello”, in via Usignolo, a Falsomiele.

Una scelta che non è affatto piaciuta ai genitori degli allievi. Si tratta infatti di una zona ben distante da quella originaria e dalle loro residenze. Il trasferimento dunque provocherebbe non pochi disagi e difficoltà a queste famiglie.

Scuola Franchetti, la protesta

La protesta va avanti già da tempo ed è culminata nel sit-in di ieri pomeriggio proprio davanti ai locali della Franchetti. Presenti, accanto ai genitori, anche diversi consiglieri comunali, che hanno preso parte alla riunione del Consiglio da remoto, direttamente dalla scuola. Sul luogo esponenti di Fratelli d’Italia, Lega, Italia Viva e del gruppo Oso. In collegamento, anche l’assessore alla Scuola Giovanna Marano.

La soluzione proposta di un servizio navetta che si occupasse di portare i ragazzi da Romagnolo a Falsomiele non ha convinto i genitori. Il numero dei mezzi pare infatti insufficiente a soddisfare i bisogni dell’utenza. Dopo vari nulla osta e trasferimenti, si stima che siano circa 300 gli alunni che continueranno a studiare alla Franchetti.

Il bando per i locali

I genitori, insieme al consigliere Giulia Argiroffi, avevano stilato una lista di edifici nel territorio limitrofo alla sede dell’istituto che potrebbero essere affittati mediante i finanziamenti messi a disposizione dal Ministero. Tuttavia, l’unico barlume di speranza in questo momento parrebbe essere quello di un bando, che sarà presto pubblicato, per la reperibilità degli edifici; stavolta a pagamento e non più a titolo gratuito come chiesto in precedenza.

Dopo Ferragosto, dovrebbe inoltre tenersi una Capigruppo, una nuova riunione per cercare di risolvere questo problema che tocca centinaia di famiglie e di alunni, che vedono ancora una volta il loro diritto all’istruzione ostacolato e appesantito da notevoli difficoltà.