Scuola, a Palermo stop alle mense: la burocrazia crea disagi ad alunni e famiglie

All’origine del disservizio i ritardi nella gestione della nuova gara d’appalto. A dichiararlo è Lucia Bonaffino, responsabile Scuola del Pd per Palermo e provincia: “La gara è stata aperta il 14 aprile e ad oggi devono ancora essere esaminate le offerte tecniche”

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Nonostante la fine dell’anno scolastico sia quasi alle porte, nuovi disagi si affacciano all’orizzonte del mondo della scuola. Dal 25 maggio infatti nelle scuole dell’infanzia, elementari e medie di Palermo non sarà più garantita la mensa scolastica. Così ha comunicato il Comune ieri con una nota agli istituti.

Si tratta di un problema di non poco conto per alunni e famiglie, che tra l’altro avevano già pagato il servizio. “Si prevedono non poche difficoltà per le famiglie dei 2. 500 piccoli alunni che usufruiscono della refezione, le quali, nonostante abbiano già pagato sino alla fine dell’anno scolastico, si vedranno interrompere il servizio”. Così dichiara Lucia Bonaffino, responsabile Scuola del Pd per Palermo e provincia.

“Il problema si chiama burocrazia”

La competenza della refezione nelle scuole del primo ciclo d’istruzione (asili, elementari e medie) è del Comune. Quest’ultimo affida la fornitura dei pasti a una ditta esterna tramite gara pubblica. “La sospensione è causata dalle lentezze e inefficienze con cui è stato gestito l’appalto“, spiega Bonaffino.

“Il servizio era già in proroga da settembre e il Comune sapeva già che avrebbe dovuto avviare una nuova gara per garantire la fornitura dei pasti sino a fine anno scolastico. Cosa che viene fatta, ma a gennaio, ben quattro mesi dopo. Già allora si sapeva che i tempi tecnici, necessari alla complessa procedura, avrebbero comportato forti ritardi. E così infatti è stato. La gara è stata aperta il 14 aprile e ad oggi devono ancora essere esaminate le offerte tecniche“.

Non è dunque un problema di fondi, come erroneamente detto in queste ore da un consigliere comunale. Anzi, i soldi stanziati ci sono e ammontano a circa 649 mila euro. Il problema è stato un altro e si chiama burocrazia”.

Scuola, le mense si fermano: “Il Comune si attivi”

“Il Comune si attivi per superare ritardi e difficoltà e garantisca il diritto al pasto caldo fino al termine delle attività didattiche – esorta la responsabile Scuola del PD -. Le famiglie hanno già pagato la retta per il mese di maggio e, in alcuni casi, anche quella di giugno, e si rischia l’interruzione di pubblico servizio”.

“La prossima amministrazione comunale ha un grande compito prioritario: rimettere in moto la macchina comunale, sbloccare i concorsi, assumere personale qualificato e aggiornare quello in servizio, soprattutto su procedure strategiche quali le gare di appalto la cui celerità e trasparenza sono condizioni essenziali per garantire servizi efficienti alla cittadinanza e diritti fondamentali. Proprio come nel caso della refezione scolastica, che per tanti minori meno fortunati della nostra città rischia di essere l’unico pasto caldo e sano della giornata”.

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Lucia Bonaffino, responsabile Scuola del Pd per Palermo e provincia

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