Il mondo della scuola è in agitazione a causa della ripresa delle attività prevista nella prima parte del mese di settembre. Meno di 70 giorni in cui programmare e organizzare le strutture scolastiche e il personale che accoglierà migliaia di ragazzi di tutte le età. Questo è il tema principale del dibattito avvenuto nel corso dell’incontro in videoconferenza intitolato “Scuola, dall’emergenza una opportunità di rinascita“, organizzato dalla Cisl Palermo Trapani, dalla Filca Cisl, Fp Cisl e Cisl Scuola.
A lanciare l’allarme è il segretario generale della Cisl Palermo e Trapani, Leonardo La Piana: “I tempi sono stretti e bisogna agire subito per l’adeguamento delle scuole e il reclutamento del personale necessario affinché possano riaprire il prossimo 14 settembre in piena sicurezza. Bisogna agire tutti insieme, i soggetti coinvolti a livello locale, dai dirigenti scolastici, le istituzioni tutte, compreso quelle scolastiche insieme ai sindacati devono unire le forze per far in modo che la scadenza non colga impreparati i nostri istituti. Riteniamo che a fare da coordinamento debbano essere le Prefetture, dove ogni impegno assunto – conclude – deve portare con sé anche la definizione di tempi certi”.
Nel corso della conferenza hanno partecipato, oltre ai rappresentanti sindacali, anche il Garante per l’Infanzia del Comune di Palermo, il vicario dell’Ufficio I dell’Ambito territoriale di Palermo, Pietro Velardi, e il Presidente regionale della Federazione Italiana Scuole Materne.
Alla discussione ha preso parte anche Vito Cassata, segretario generale Cisl Scuola Palermo Trapani: “I tempi sono stretti: non possiamo scoprire ad agosto – ha dichiarato Vito Cassata – che bisogna assumere decine di migliaia di insegnanti e collaboratori e ancor meno possiamo rinviare gli eventuali interventi di ristrutturazione e gli adeguamenti per la didattica. Le criticità sono molte: se abbiamo una classe di 25 alunni con un docente e se per attuare il distanziamento dobbiamo dividere la classe in due gruppi, abbiamo bisogno di due docenti; se abbiamo 1500 studenti che utilizzano i servizi igienici almeno una volta al giorno e i bagni devono esser immediatamente puliti dopo l’uso, abbiamo bisogno di più collaboratori scolastici.
Il tema dell’edilizia scoltastica è un argomento caro al sindacato. La Cisl già tre anni fa aveva evidenziato che oltre 50 progetti di ristrutturazione, messa in sicurezza e creazione di nuove strutture, erano stati bloccati per la mancanza di risorse economiche e per problemi burocratici.
Il vicario dell’Ufficio I dell’Ambito Territoriale di Palermo ha affermato la possibilità di una soluzione alternativa ai lavori: “Stiamo valutando l’ipotesi di utilizzare anche locali che non fanno parte degli istituti, serve la collaborazione e la responsabilità di tutti. Le regole stabilite a livello nazionale del Piano scuola ora vanno calate nella nostra realtà e stiamo lavorando a questo obiettivo. Bisognerà anche affrontare il tema della logistica e quindi dei trasporti in città per evitare che in alcune fasce orarie ci siano corse di mezzi pubblici affollati”.
“Bisogna accelerare l’iter burocratico – commenta Francesco Danese, segretario generale Filca Cisl Palermo Trapani-. L’imperativo è fare in fretta perché non ci possiamo assolutamente permettere di perdere i fondi che, se entro il 30 settembre non verranno impiegati, rischiano di essere destinati ad altro con ulteriori gravi conseguenze anche sul settore edile. Far partire i lavori nelle scuole per l’adeguamento anti covid e per gli altri progetti previsti, significherebbe poi far ripartire l’edilizia e quindi ridare fiato a un settore che più degli altri ha accusato la crisi, e lasciato tanti padri di famiglia senza lavoro”.