È iniziata la grande corsa contro il tempo che deve permettere la riapertura delle scuole il 14 settembre. La task force regionale che oggi si riunirà, deve affrontare molti problemi, per varare le regole post-coronavirus che garantiranno il ritorno a scuola in sicurezza, tenendo conto delle linee guida dettate dalla ministra Azzolina. Una delle esigenze principali è garantire il distanziamento tra gli allevi e la distanza dalla cattedra. Per questo si cercano spazi utili e soluzioni che permettano di potere mantenere la distanza di un metro tra i banchi e due metri dalla cattedra.
Nelle scuole siciliane tre quarti dei banchi sono “doppi”, quelli cioè che potrebbero ospitare due studenti a distanza inferiore di un metro. Scrive La Repubblica che secondo le prime stime, di questo tipo ce ne sarebbero 300 mila. S potrebbero usare, così come sono, per un solo studente, ma richiederebbero spazi troppo ampi per garantire il distanziamento. Allora si potrebbero acquistare i banchi singoli “monoposto”, considerando che i fondi ci sono. Ma occorrerebbe troppo tempo: probabilmente, dice Adelfio Cardinale, ex preside della facoltà di Medicina e attualmente a capo della task force regionale, la gara sarà espletata alla fine dell’anno.
Ed ecco che Cardinale tira fuori quella che chiama «una soluzione artigianale». E prospetta la possibilità di affidarsi, di caso in caso a falegnami locali, e specifica: «L’ipotesi è segare i banchi, se sono in legno, o comunque separarli. Potremmo usare dei separatori, anche in legno, per evitare contatti – continua – ma la soluzione migliore resta dividere i banchi». Quindi segarli. Ma anche per questa soluzione, se sarà praticabile e accettata, inizierà una gara contro il tempo.