Scuole, negozi, palestre e mobilità in Sicilia, arancione da lunedì

Nessuna regione in zona rossa, da lunedì 1 febbraio cinque regioni saranno arancioni e il resto gialle. Ecco cosa cambia rispetto alle ultime due settimane e cosa si potrà fare

sicilia zona arancione

Quello che si sperava, ma che in parte si sapeva da giorni, adesso è ufficiale: La Sicilia torna in arancione. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di regia, ha firmato le nuove ordinanze che entreranno in vigore a partire dalla mezzanotte tra il 31 gennaio e il 1° febbraio. Sono in area arancione le Regioni Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e la provincia di Bolzano. Tutte le altre Regioni e Province Autonome sono in area gialla. Quindi da lunedì 1 febbraio la Sicilia entra nella zona arancione, e quindi cambiano le regole.

MOBILITÀ

Si può circolare nel proprio Comune dalle 5 alle 22, ma non si può uscirne se non per giustificati motivi. Dai Comuni fino a 5.000 abitanti, spostamenti consentiti anche entro i 30 chilometri dai confini con divieto di andare nei capoluoghi di Provincia. Nel trasporto locale capienza massima al 50 per cento dei mezzi, salvo i mezzi dedicati al trasporto scolastico. In auto si possono portare persone non conviventi, purché con la presenza del solo guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori, con obbligo per tutti di indossare la mascherina. Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5. Per spostarsi è’ necessaria l’autocerficazione.

SCUOLA

Da lunedì 1 febbraio ripartiranno le lezioni in presenza per le seconde e terze medie. Anche le superiori torneranno in aula, ma da lunedì 8. Ma il rientro nelle superiori sarà al 50% nella prima fase: metà classe in aula e l’altra in Dad a rotazione. L’assessore ha deciso così per scaglionare il flusso di studenti che torneranno a spostarsi verso le scuole.

ATTIVITÀ COMMERCIALI

Riaprono i centri commerciali, che comunque resteranno chiusi nei festivi e prefestivi. Sempre aperti all’interno farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie, edicole, librerie, vivai. Riaprono i negozi al dettaglio anche di generi non ritenuti di prima necessità. Consumazioni sempre vietate in bar e ristoranti e nelle immediate adiacenze, ma dalle 5 alle 18 permesso l’asporto di cibi e bevande da tutti i locali, dalle 18 alle 22 solo dai locali con cucina. Consegna a domicilio senza limiti di orario. Vietato consumare cibi e bevande in strade o parchi dalle 18 alle 5.

TEMPO LIBERO

Restano chiusi musei, mostre teatri, cinema, palestre e piscine. Aprono i centri sportivi. Resta consentita l’attività sportiva all’aperto consentita purché nei confini del proprio comune e dalle 5 alle 22. Restano sospese le attività di sale scommesse, bingo, sale giochi e slot machine anche in bar e tabaccherie. La partecipazione alle funzioni religiose è permessa.

SANZIONI

Chi non rispetta i divieti introdotti può essere multato: la sanzione va da 400 a 1.000 euro, ma è ridotta se si paga entro cinque giorni. Le verifiche delle forze dell’ordine possono essere svolte anche dopo il controllo sul posto. In caso di spostamento considerato fuori norma, le forze dell’ordine possono disporre il rientro al luogo di partenza di chi non ha rispettato le regole. In caso di contestazione della multa, si può fare ricorso al prefetto.