Se tornerà la zona gialla, le restrizioni per i siciliani saranno limitate

La Sicilia tornerà in zona gialla perché sono stati superati tutti i livelli di allerta: sono aumentati sia i ricoveri che l’occupazione nelle terapie intensive. Ma le conseguenze saranno lievi

zona gialla

L’evoluzione dei dati siciliani sui dati Covid pare non lasci scampo: l’andamento conferma che, dopo il consueto monitoraggio della Cabina di regia nazionale previsto per venerdì, sarà sancito il ritorno della Sicilia in zona gialla. Infatti è aumentata l’occupazione dei posti letto ospedalieri, mentre crescono anche i ricoveri Covid. A tal punto che i numeri sembrano non lasciare più spazio a dubbi. In Sicilia è stata superata la soglia critica di saturazione ospedaliera in area medica, ed oltrepassato il livello d’allarme pure nelle terapie intensive. E quindi l’isola si trova oltre il confine che separa la zona bianca dal giallo. Ieri, con un’occupazione del 16,5% sui 3669 posti disponibili nei reparti ordinari e con il 10,1% di saturazione in Rianimazione rispetto ai 762 letti utilizzabili, si sono superate entrambe le soglie critiche fissate da Roma, ossia, il 15% in area medica e il 10% nelle terapie intensive.

I CAMBIAMENTI IN ZONA GIALLA

Quindi il ritorno al giallo non è più solo una ipotesi, ma quasi una realtà. In Sicilia da lunedì ci potrebbero essere dei cambiamenti. Che comunque, a ben guardare, sembrano non essere così sostanziali e importanti da far paura. Infatti, la maggior parte delle restrizioni, previste a suo tempo per il secondo grado dell’emergenza epidemiologica, sono decadute nel corso dei provvedimenti che si sono succeduti. A cominciare dal coprifuoco notturno, che è stato abolito il 21 giugno. E, inoltre, con l’arrivo del giallo, non ci saranno attività che dovranno chiudere.

Bar, pub e ristoranti potranno quindi restare aperti anche a cena senza limiti di orario. È previsto un limite per quanto riguarda il numero di persone non conviventi sedute allo stesso tavolo. Per i locali al chiuso, come precisato dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa, al massimo potranno essere in quattro. Questa stessa regola dovrebbe valere anche per le feste e i ricevimenti di matrimonio. Tornerà l’obbligo di indossare la mascherina negli spazi pubblici all’aperto. Ma già nell’ultima ordinanza del governatore Musumeci questo provvedimento era stato previsto per i luoghi dove c’è affollamento. Infine rimarranno liberi e senza restrizioni gli spostamenti e le visite a parenti e amici, oltre agli spostamenti verso altre regioni.