Il capo della direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, Kyrylo Budanov, in una intervista all’Ukrainska Pravda ha detto che il presidente russo Vladimir Putin è scampato a un attentato dopo l’inizio della guerra in Ucraina. «Non molto tempo fa c’è stato un tentativo di assassinare Putin. E’ stato addirittura aggredito, si dice, da rappresentanti del Caucaso, ma si tratta di una informazione non pubblica. Il tentativo è stato due mesi fa ed è fallito», ha detto Budanov. Non è possibile naturalmente verificare l’episodio che non è stato confermato da parte di Mosca. Secondo il capo dell’intelligence l’episodio non è da collegarsi direttamente alla guerra in Ucraina. Anche perché Putin nella regione del Caucaso ha molti nemici consolidati dai conflitti precedenti.
Le speculazioni su una trama golpista ai danni di Putin e della sua cerchia sono state rilanciate in questi mesi di guerra anche da fonti occidentali e della dissidenza russa. A soffiare sul fuoco ci aveva pensato anche il presidente Usa Joe Biden, con quelle parole pronunciate a Varsavia che scatenarono un putiferio: «Quest’uomo non può rimanere al potere. Dobbiamo dire a questo tiranno che i suoi giorni sono contati», disse il capo della Casa Bianca lo scorso 26 marzo. Sullo stesso argomento da ultimo è intervenuto anche sir Richard Dearlove, ex capo dei 007 di Sua Maestà, che si è spinto a prospettare addirittura una soluzione «alternativa» al golpe, ovvero il «ricovero di Putin in un sanatorio, entro il 2023».
Ma lo stesso Putin ha più volte ammesso di essere al corrente dei rischi che corre. In una intervista con Oliver Stone del 2017, in tempi non sospetti dunque, raccontò al regista americano di essere sopravvissuto a 5 tentativi di assassinio. E di non essere preoccupato per questo. «Io faccio il mio lavoro, la sicurezza il suo. E lo stanno ancora facendo con buon successo”. Come recita un proverbio russo, chi è destinato ad essere impiccato non morirà annegato».