La Procura per i minorenni di Bologna ha fermato l’omicida di Chiara Gualzetti, la ragazza sedicenne trovata cadavere a Monteveglio. Il corpo riportava numerose ferite da taglio e diverse lesioni.
Il carnefice ha pianificato il delitto, dando appuntamento alla ragazza con l’intenzione di ucciderla e portando con sé un coltello poi ritrovato a casa dell’indagato insieme ai suoi abiti sporchi di sangue e al cellulare della vittima. L’arma è stata sequestrata e saranno disposte analisi sul sangue e sulle impronte digitali.
Il ragazzo ha raccontato ai Carabinieri di essere ossessionato dalla serie tv Netflix “Lucifer” parlando dei suoi demoni. Gli stessi demoni che cominciavano a emergere anche nelle sedute con la psicologa, da cui era seguito.
Il sedicenne ha confessato che una presenza demoniaca lo spingeva a compiere atti sempre più violenti verso le persone e avrebbe anche riferito che la ragazza gli aveva espresso il desiderio di morire. Inoltre si presuppone che da parte di Chiara ci fosse un interesse sentimentale nei confronti del ragazzo, forse non corrisposto. Ai magistrati ha raccontato, infatti, di essere infastidito dalle avance della ragazza.
L’omicida viene descritto come una persona in stato di confusione, chiuso in se stesso e che provava rabbia verso gli altri. Aveva iniziato un percorso con la psicologa, ultimamente aveva degli scatti di rabbia ma non aveva mai fatto del male a nessuno. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, invece, pochi giorni prima della tragedia, il giovane aveva anche detto a un parente: “Domenica ucciderò una ragazza”.