Non c’è davvero pace per l’attraversamento pedonale di via Perpignano. Da alcuni giorni il pulsante della chiamata del semaforo risulta non essere funzionante proprio dalla parte dove venne travolto ed ucciso il giovane Agostino Cardovino che a soli 16 anni divenne la tredicesima vittima di un tratto di strada pericoloso e mai messo in sicurezza.
Ma il problema non è solo il pulsante che impedisce a chi attraversa di poter avviare il conteggio per far scattare il verde per i pedoni ed il rosso per gli automobilisti, infatti il tratto di strada continua ad essere illuminato solo dalle luci delle vicine attività commerciali. I lampioni continuano ad essere spenti e la gente dei due rioni a ridosso di Viale della Regione, è stanca di questa situazione che sembra non interessare a nessuno.
Tra questi anche i genitori di Agostino, Gaspare Cardovino e Rossella Morici: “Siamo profondamenti delusi dal Sindaco – affermano a Palermo Live -. Il professore Lagalla è venuto a trovarci durante la campagna elettorale, promettendo che se avesse vinto le elezioni si sarebbe immediatamente interessato a questo attraversamento ed invece ancora nulla è stato fatto. Anzi probabilmente la situazione è anche peggiorata.
É facile parlare – continuano – quando si cerca il consenso dei cittadini durante il periodo elettorale, poi però tutto cade nel dimenticatoio. Nostro figlio quella maledetta notte è stato costretto ad attraversare con il rosso perché mancava totalmente il pulsante per la chiamata del semaforo, dopo 30 mesi non abbiamo mai visto controlli o presidi, mai vista manutenzione. Agostino non tornerà più così come le altre vittime di questa strada ma sarebbe opportuno che qualcuno si preoccupasse di più degli abitanti di questa città, che meritano rispetto e tutela, non solo parole che vanno via con il vento”.
Ph foto: Palermo Live