Semaforo verde per il Ponte sullo Stretto: adesso ci sono le date per la fattibilità

Giovannini è intervenuto in audizione alla Camera sul Ponte: «Il governo ha già pianificato per ridurre gli eccessivi tempi di percorrenza, i traffici sono rilevanti rispetto alla scala nazionale»

Il ponte sullo Stretto di Messina è tornato alla ribalta con l’approvazione da parte dell’esecutivo dell’ordine del giorno della deputata di Forza Italia Stefania Prestigiacomo e da FdI, e approvato. Adesso il progetto è al centro del dibattito, puntando sui fondi aggiuntivi del Recovery, e si parla di una scadenza, il 2026. A inizio luglio, il governo si era impegnato «ad adottare le opportune iniziative per individuare le risorse necessarie per realizzare un collegamento stabile, veloce e sostenibile dello Stretto di Messina. Estendendo, così, la rete dell’alta velocità fino alla Sicilia». Adesso il progetto può entrare nel vivo. Per la prima volta il governo ha stabilito un cronoprogramma per la realizzazione di un ponte che colleghi la Sicilia all’Italia.

LE DATE PER IL PROGETTO DI FATTIBILITÀ TECNICA

In audizione alle commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera, è intervenuto il ministro delle infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini, A proposito dell’attraversamento stabile dello Stretto di Messina ha detto: «Per dar seguito all’impegno del Governo, si dovrebbe dovrebbe procedere con la redazione di un progetto di fattibilità tecnica ed economica per le due opzioni evidenziate. La prima fase potrebbe concludersi entro la primavera del 2022, per avviare un dibattito pubblico e pervenire una scelta condivisa e evidenziare nella legge di bilancio 2023 le risorse». Ha quindi aggiunto: «A tale riguardo è disponibile il finanziamento di 50 milioni di euro individuato con la legge di bilancio 2021».

LA SODDISFAZIONE DELLA MINISTRA PER IL SUD

Mara Carfagna, ministra per il Sud e la Coesione territoriale, non ha nascosto la sua soddisfazione. «L’audizione del ministro Enrico Giovannini ─ ha detto ─ accende il semaforo verde per il Ponte sullo Stretto. La grande opera che manca al Sud e al Paese, per la quale mi sono personalmente impegnata fin dall’insediamento. Finalmente quel progetto esce dal limbo delle idee da valutare. E diventa oggetto di un percorso di pianificazione tecnico-economica che partirà da uno studio di fattibilità già finanziato». Ha anche aggiunto: «Grazie alla rete infrastrutturale programmata con il Pnrr, il Ponte non sarà una cattedrale nel deserto. È invece il tratto più significativo della nuova rete di collegamenti tra il Mezzogiorno e il resto d’Italia. Ora basta contese ideologiche su un’opera che non ha colore politico. È un servizio alla coesione d’Italia e agli italiani, e dobbiamo lavorare tutti per realizzarla e vigilare perché i tempi siano rispettati».