L’operazione chiamata “Confine illegale” disposta dal Comando generale del corpo delle Capitanerie di porto, ha pescato dal mare grossi tesori illegali. L’attività di controllo, per prevenire e reprimere illeciti in materia di pesca marittima e commercializzazione di prodotto ittico, si è svolta presso i punti di sbarco del pescato, a bordo delle unità da pesca, presso ristoranti e nelle rivendite al dettaglio di prodotti ittici.
È scattato il sequestro in città di circa 330 chili di pesce, di cui 230 chili di tonno rosso, e le conseguenti sanzioni amministrative ammontano ad un totale di 15.168 euro.
Il prodotto sequestrato è stato sottoposto a ispezione da parte dei medici veterinari dell’Asp di Palermo e non è stato ritenuto idoneo al consumo umano. La parte avariata è stata distrutta mentre l’altra, giudicata commestibile, è stata devoluta in beneficenza a istituti di assistenza ai bisognosi.
Le unità navali della Guardia Costiera, inoltre, hanno pattugliato le acque tra Palermo, Ustica e Cefalù rilevando attività illecita di pesca ad opera di alcuni pescherecci locali.
Sono stati effettuati anche numerosi controlli presso locali di ristorazione. Anche durante questa attività sono stati riscontrati numerosi illeciti, in particolare presso ristoranti di Milazzo è stato rinvenuto prodotto ittico commercializzato oltre la data di scadenza, privo della necessaria documentazione per verificarne la tracciabilità. In un altro locale, invece, è stato contestato il tentativo di frode in commercio ad un ristoratore che somministrava prodotto ittico decongelato senza fornire le necessarie informazioni ai clienti.
La motovedetta CP 401 ha anche tratto in salvo una tartaruga Caretta Caretta, di circa 40 chili rimasta intrappolata all’amo di un palangaro. L’animale è stato consegnato all’istituto zooprofilattico di Cefalù per le cure necessarie.