E’ la fine di un’era del tennis femminile. Quando colei che è stata definita universalmente “La Regina” annuncia il ritiro, tutto il mondo dello sport deve doverosamente inchinarsi di fronte ad un’atleta che ha lasciato un solco profondo nella storia del tennis: Serena Williams.
“E’ iniziato il conto alla rovescia, finalmente voglio scoprire una nuove versione di me stessa”. Così esordisce la Williams in un post su Instagram a margine della sua immagine sulla copertina della rivista Vogue. “Arriva un momento della vita in cui dobbiamo decidere di muoverci in una direzione diversa”.
La Williams, che compirà 41 anni il prossimo 26 Settembre, lascia dunque intendere che si ritirerà a fine stagione, e che i prossimi US Open in programma tra tre settimane a New York saranno il suo ultimo torneo dello Slam e forse anche l’ultimo della sua incredibile e maestosa carriera, iniziata nel 1995. Una carriera che conta più di 1000 incontri da professionista, 73 tornei vinti, la prima posizione nel ranking WTA detenuta per 186 settimane (record che condivide con Steffi Graf) e una medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra 2012.
23 invece sono i titoli del Grande Slam, a un solo successo dal record assoluto detenuto da Margaret Court. Un primato che Serena ha sempre inseguito e a cui è andata vicina nel 2018 proprio agli US Open quando venne sconfitta in finale da una emergente Naomi Osaka, una che era cresciuta con il suo poster appeso al muro della sua stanzetta.
Una vita dedicata al tennis quella della Williams, instradata allo sport dal padre Richard che voleva a tutti i costi che le sue due figlie Venus e Serena diventassero campionesse per riscattare la loro vita vissuta nel ghetto (come ben rappresentato nel biopic “King Richard – Una famiglia vincente” uscito nei cinema lo scorso anno e vincitore di un Oscar assegnato a Will Smith per il ruolo del padre).
Serena ha rappresentato un punto di svolta tecnico tattico nel tennis femminile, spostando l’asticella del gioco verso l’alto in termini di potenza nel colpi e soprattutto nell’incisività del servizio, una rivoluzione già iniziata dalla sorella maggiore Venus, e che con lei ha trovato la definitiva consacrazione. Un fisico imponente, quasi “inadatto” al tennis secondo i canoni classici, ma capace di tenere a distanza ogni avversaria, con variazioni che rendevano Serena ingiocabile su qualsiasi superficie.
Nel 2017 la vita e la carriera di Serena subiscono la prima svolta, con la decisione di diventare mamma. Dopo la gravidanza il ritorno in campo fu difficoltoso, e nonostante il ritorno stabile nella top 10 WTA, continui problemi fisici e la fatica a ritrovare una forma fisica accettabile le hanno impedito di tornare dominante, fino all’uscita definitiva dalle prime posizioni del ranking lo scorso anno.
“Devo concentrarmi sull’essere una mamma, i miei obiettivi spirituali e scoprire finalmente un’altra, eccitante Serena. Mi godrò queste prossime settimane”. Queste le ultime parole del post della “Regina”, che è stata e resterà una fonte di ispirazione per tutte le giovani tenniste, perché la vera grandezza di un campione dello sport è l’eredità di passione e voglia di vincere che lascia dietro di sé.
(Foto Wikimedia Commons – Copyright IMG Photography)