Il Presidente della Lega di B, Mauro Balata, intervistato da “Radiolina” ha discusso di uno dei problemi che affliggono il calcio italiano, ovvero la carenza di strutture adeguate e di stadi all’avanguardia. Il tutto alla vigilia della scelta dell’Uefa sull’assegnazione degli Europei 2032, con la candidatura congiunta di Italia e Turchia come unica presentata. Balata ha inoltre parlato dell’importanza di valorizzare i giovani calciatori italiani; politica che la Serie B sta già attuando. Di seguito un estratto delle dichiarazioni pubblicate sul sito della Lega.
“Il problema del ritardo e della vetustà dell’impiantistica nel calcio professionistico determina un fattore grave – spiega Balata -. C’è un gap competitivo rispetto a tutti i campionati, non solo quelli top ma anche quelli minori. È uno problemi più urgenti del calcio italiano. Da soli non riusciamo a superarlo – ammette il Presidente della Lega di B -; vedo che è stato rilanciato il tema di una figura unica che possa coordinare tutte le attività burocratiche che ritardano la situazione, un commissario ad acta. Mancano norme specifiche però, che non competono a me, ma credo si possa risolvere facilmente. Non si può aspettare fino al 2032 per risolvere questo problema: è fra otto anni e mezzo”.
“La Lega B è attentissima alla formazione dei giocatori locali – prosegue Balata -, se non facciamo questo rischiamo di non essere competitivi. Una politica non facile, che le nostre società hanno deciso di attuare e col campionato che cambia continuamente. Dall’inizio della stagione abbiamo avuto tantissimi club che hanno schierato undici giocatori su undici italiani. La percentuale di nazionali sfiora il 75%, cioè tre calciatori su quattro sono italiani, e nelle formazioni Primavera sale al 90%”.
Fonte Immagine: (LaPresse /Jennifer Lorenzini)
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