In occasione della Settimana mondiale dell’allattamento 2023, l’associazione L’arte di Crescere in partnership con il CeSVoP organizza a Palermo una Tavola rotonda dal titolo “Allattamento, distribuzione dei ruoli e organizzazione del lavoro: quali equilibri nei rapporti di genere?” sul rapporto tra Allattamento e Lavoro e in programma mercoledì 25 ottobre, dalle ore 15 alle ore 19, presso Spazio Mediterraneo, sede di Legambiente Sicilia, al Padiglione 13 dei Cantieri Culturali alla Zisa.
Un confronto tra esperti di diversi campi, operatori sanitari, psicologi, sindacalisti, consulenti del lavoro, studiosi e rappresentanti delle aziende, per discutere delle sfide e delle soluzioni pratiche per una migliore integrazione dell’allattamento nel contesto lavorativo.
“L’allattamento materno è una pratica universale che fornisce benefici per la salute e lo sviluppo di neonati e bambini – spiegano le organizzatrici dell’iniziativa –. Tuttavia, nel corso degli anni, molte madri sono state costrette ad abbandonarlo precocemente a causa delle necessità di tornare al lavoro. Questo ha portato a una diminuzione dei tassi di allattamento e a una mancanza di informazioni e supporto per le madri che desiderano continuare ad allattare mentre lavorano”.
L’evento proposto ha l’obiettivo di promuovere l’adozione di politiche e pratiche che supportino le madri lavoratrici nella loro scelta di continuare a fornire il migliore nutrimento possibile ai loro bambini.
Per la seconda volta l’Italia si confronta col mondo. Ibfan Italia elabora il rapporto che ci confronta con altri 98 paesi della World Breastfeeding Trends Initiative (WBTI). Un’iniziativa creata nel 2005 dal Breastfeeding Promotion Network of India, il braccio indiano di Ibfan, la rete globale costituita da quasi 200 associazioni, tra le quali Ibfan Italia, che ha come obiettivo prioritario la protezione dell’allattamento.
L’obiettivo della WBTI è verificare a che punto sia la messa in pratica della Strategia globale per l’alimentazione dei lattanti e dei bambini, approvata da OMS e UNICEF nel 2002, e monitorarne i progressi a livello nazionale. Al momento 98 nazioni del mondo hanno consegnato il rapporto. Per l’Europa: Armenia, Belgio, Bosnia Erzegovina, Croazia, Francia, Georgia, Germania, Gran Bretagna, Lituania, Macedonia, Moldova, Portogallo, Spagna, Svizzera, Turchia, Ucraina.
Per mettere a confronto i diversi Paesi del mondo sui vari temi della Strategia globale è stato sviluppato un sistema che assegna un punteggio e inserisce i Paesi aderenti in 4 categorie colorate (dal verde che indica la condizione migliore, passando per il blu e il giallo fino ad arrivare al rosso, la condizione peggiore). I colori sono interpretabili come una specie di semaforo.
Il rapporto per l’Italia è stato elaborato da Ibfan Italia con l’aiuto, il consenso e la condivisione di intenti di altre associazioni ed istituzioni che si occupano di allattamento e non solo. Il punteggio medio assegnato all’Italia è 67 su 150, un valore di 6 punti in meno rispetto al 2018, un valore che piazza il nostro Paese nella fascia gialla, a indicare che è necessario prestare ancora molta attenzione all’allattamento.
Rispetto al 2018 si registrano dei lievi miglioramenti per gli indicatori 6 e 15, ma dei peggioramenti per gli indicatori 1, 2, 4, 5, 7 e 9. Raggiungono la sufficienza i servizi di consulenza e sostegno per le donne in gravidanza e le madri che allattano, la protezione della madre lavoratrice e il supporto informativo.
Come in tutti i paesi dell’UE, molto resta ancora da fare per l’attuazione del Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno. Il codice a colori resta comunque giallo, piazzando l’Italia appena sopra il livello minimo. Il livello giallo, come nel 2018, richiede impegni per migliorare.
Sono urgentemente necessari interventi per aumentare l’inizio precoce e l’esclusività dell’allattamento nei primi 6 mesi, ma anche l’allattamento continuato a 12-15 mesi. Devono migliorare urgentemente le politiche, compresa quella sull’alimentazione infantile in situazioni di emergenza, e devono essere estese e migliorate le iniziative Baby Friendly.
Inoltre, si deve migliorare il sistema nazionale di monitoraggio e valutazione. Ciò permetterà di migliorare gli attuali sistemi regionali e locali e di iniziare a colmare il gap tra nord e sud. In conclusione, non c’è da stupirsi se gli indicatori di allattamento nel nostro Paese sono quel che sono. L’indagine ISTAT del 2013 stimava che l’allattamento esclusivo nei bambini tra 0 e 6 mesi fosse al 42,7%. Il sistema di Sorveglianza Bambini 0-2 dell’Istituto Superiore di Sanità stima che nel 2022 sia salito al 46,7%. C’è stato un lieve miglioramento in quasi 10 anni ma non poi così tanto.
Con l’aggravante che queste medie nazionali nascondono forti diseguaglianze territoriali, a sfavore del sud, e sociali, con tassi e durate di allattamento inferiori tra le donne con livelli di istruzione più bassi.
Il rapporto WBTI 2023 identifica per ogni sezione le carenze e le lacune da colmare, e suggerisce per ognuna di queste degli interventi possibili. Purtroppo, queste raccomandazioni non sono molto diverse da quelle del 2018. Per molte di queste raccomandazioni l’ostacolo maggiore è rappresentato dalla mancanza di risorse economiche, nonché dalla carenza di volontà politica, che si ostina a non adeguare la legislazione al Codice Internazionale.
In occasione della Settimana Mondiale dell’Allattamento 2023, l’associazione L’Arte di Crescere ha già realizzato due eventi a Palermo per sensibilizzare la comunità: il primo ottobre, un incontro tra mamme a Villa Niscemi, in occasione de “La Domenica Favorita”, per parlare di allattamento e lavoro, ma anche di altri temi su maternità e genitorialità; il 7 ottobre, un webinar gratuito su come “tutelare allattamento e lavoro fa la differenza”.
Il 25 ottobre saranno trattati i seguenti temi
L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Centro di Sostenibilità e Transizione ecologica di Ateneo.
Presentazione e moderazione lavori: Rosanna Piscione (volontaria associazione L’Arte di Crescere). Saluti istituzionali: Monica Longo (avvocata e vicepresidente Pari Opportunità COA Palermo) e Monica Garraffa (consigliera MAMI Odv Movimento Allattamento Materno Italiano). Dibattito con i partecipanti e conclusioni, con Lilia Ricca (giornalista de Il Mediterraneo 24).
Ingresso libero. L’evento è accreditato presso l’Ordine degli Avvocati di Palermo con 3 crediti formativi in Deontologia. Informazioni al gsaplartedicrescere@gmail.com.
Foto credit Valentina Celano