L’avevano sfrattato perché non riusciva a pagare l’affitto, nonostante avesse un lavoro regolare, ma lui non si è arreso e per mesi ha cercato casa pubblicando annunci sui social. Nessuno gli ha però risposto e lui non ha detto nulla a nessuno e non ha chiesto aiuto, forse vergognandosi della sua situazione.
Così non gli è rimasto che andare a vivere e dormire in un garage: dove è morto lunedì, forse stroncato dal freddo che potrebbe aver aggravato il problema cardiaco di cui soffriva.
L’ennesimo dramma sociale, che racchiude in sé le tante storture della società, si è consumato a Treviso e ha come protagonista e vittima Marco Marin, un 53enne originario di Santa Giustina in Colle, in provincia di Padova. Non un’immigrato clandestino né un senza fissa dimora ma un italiano come ce ne sono tanti, con un lavoro regolare e uno stipendio. Troppo basso però per pagare l’affitto.
I vigili del fuoco, allertati da colleghi e conoscenti, non lo avevano visto nei luoghi da lui normalmente frequentati, lo hanno trovato lunedì mattina nel garage, stroncato da un infarto mentre stava dormendo. Marin aveva addosso un pesante giubbotto e un berretto calcato in testa, tentativi evidenti di proteggersi dal freddo.