Shoah, nel Giorno della memoria il ricordo della follia nazista: “Anche la Sicilia teatro di ingiustizie”

Il presidente Renato Schifani ha ricordato le deportazioni, anche a partire dalla Sicilia, nell’ambito del secondo conflitto mondiale. Intanto nel territorio dell’VIII Circoscrizione sono state lucidate le “pietre d’inciampo” in memoria di Liborio Baldanza e Maria Di Gesù, entrambi deportati nel 1944

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Oggi è il Giorno della Memoria nel quale si ricordano le vittime della Shoah. Con questo termine ebraico si suole infatti indicare lo sterminio del popolo ebraico durante la seconda Guerra Mondiale; una pagina di storia atroce, cruenta, cupa e per questo da ricordare affinché non possa più ripetersi.

La ricorrenza internazionale, celebrata il 27 gennaio di ogni anno, è stata istituita dalla risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005. La data del 27 gennaio non è casuale: in quel giorno nel 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.

Shoah, il ricordo in Sicilia

Una collocazione geografica che non deve far pensare che l’Olocausto non ci riguardi. Esso riguarda tutti indistintamente e anche la nostra Sicilia vide, al tempo, la persecuzione e la deportazione di numerose famiglie. A ricordarlo è proprio il presidente Renato Schifani, che con una nota ha espresso, anche a nome del governo regionale, “un sentito messaggio di vicinanza alle comunità ebraiche residenti in Sicilia e alle famiglie di tutti coloro che hanno pagato il prezzo della violenza, della discriminazione e dell’intolleranza”.

“Anche la Sicilia – prosegue il governatore – è stata teatro, tra il 1938 e il 1945, di quelle profonde ingiustizie che hanno segnato per sempre le sorti di ebrei, italiani e stranieri, ma anche di numerosi siciliani che furono catturati e deportati nei campi di concentramento. È impegno solenne di questo governo prevenire e combattere ogni germe di razzismo che possa insinuarsi nella nostra comunità, promuovendo quanto più possibile la conoscenza della storia e un’informazione che si richiami ai valori della solidarietà, della convivenza e della tolleranza, gli unici che possano dirsi alla base di una società giusta e solidale”.

Le “pietre d’inciampo” dell’VIII Circoscrizione

In occasione della Giornata Internazionale della Commemorazione in memoria delle vittime dell’Olocausto, Palermo ha visto un piccolo gesto compiersi sul territorio dell’VIII circoscrizione. Sono state infatti lucidate le due “pietre d’inciampo” in ottone posizionate davanti all’ingresso dei Cantieri Navali e in via Turrisi Colonna. La prima è in memoria di Liborio Baldanza, palermitano che lavorava proprio ai Cantieri e che fu deportato e ucciso dai nazisti; la seconda invece commemora Maria Di Gesù, sita all’altezza del civico 7 dove la donna risiedeva prima di essere deportata ad Auschwitz. 

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Col tempo le due placche si erano ossidate. La Circoscrizione ha chiesto allora che fossero lucidate: “È un piccolo ma significativo atto per “non dimenticare” e recuperare la memoria di ciò che non deve mai più succedere, evidenziando che la Shoah ha colpito direttamente anche la comunità palermitana che abitava e lavorava nei quartieri della nostra Città”. Così ha dichiarato il presidente dell’VIII Circoscrizione, Marcello Longo, ringraziando Reset e il responsabile dei Servizi alla Città, Avv. Antonio Pensabene. “Invito le scuole, soprattutto le più prossime ai luoghi di queste “pietre d’inciampo” a farle conoscere agli studenti”, conclude Longo. 

Shoah, un ricordo doveroso: “Non dobbiamo dimenticare”

A ricordare l’atroce pagina dell’Olocausto anche il Vice Presidente Vicario del Consiglio comunale di Palermo, Giuseppe Mancuso. “Oggi, 27.01.2023, Giornata della Memoria, solo con il ricordo si può riflettere sui terribili errori commessi affinché non si ripetano più – recita una nota -. Nel giorno della memoria, mi unisco alla riflessione su ciò che è stato l’inferno della barbarie nazista. Non dobbiamo dimenticare coloro che hanno conosciuto gli orrori dei campi di concentramento dove sono stati deportati, imprigionati e trucidati. Il ricordo va anche a quanti, che con coraggio e determinazione, si sono opposti al progetto di sterminio, mettendo a rischio la proprio vita pur di salvarne delle altre”.

Foto da Facebook Marcello Longo

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