Shock in comunità nativi: trovati vicino ex scuola resti di 215 bimbi

Alcuni dettagli sono da libro dell’orrore: i bambini erano spesso oggetto di abusi sessuali e fisici

epa07743485 An undated handout photo made available by the Royal Canadian Mounted Police (RCMP) shows RCMP officers searching in the Gillam area on Manitoba, Canada, 26 July 2019. Bryer Schmegelsky, 18, and Kam McLeod , 19, who have been named by authorities on 23 July 2019 as suspects wanted in connection with a suspicious death investigation in the Dease Lake as well as in the double homicide of Australian Lucas Fowler, 23, and his US girlfriend Chynna Deese, 24, whose bodies were found in northern British Columbia. Police are considering the two men as dangerous and requested the public's assistance in locating them; warning to take no actions, not approaching them, and to call 911 or local police immediately. EPA/RCMP HANDOUT -- MANDATORY CREDIT: RCMP -- HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES/NO ARCHIVES

Una cruda realtà, con risvolti che più macabri non si può se si considera che la vicenda coinvolge 215 bambini. Succede all’interno della comunità dei nativi della British Columbia meridionale (Canada). Una tragica verità il cui sentore era forte tra i membri della minoranza etnica ‘Tk’emlúps te Secwépemc’. Dopo decenni, la verità è venuta alla luce. i resti di 215 bambini sono stati trovati vicino a quella che un tempo era la Kamloops Indian Residential School, uno degli istituti del sistema delle cosiddette ‘Indian residential schools’. Una rete di scuole fondate dal governo e amministrate dalle Chiese cattoliche che rimuovevano i figli degli indigeni dalla loro cultura per assimilarli nella cultura dominante.

La Kamloops Indian Residential School

DETTAGLI DA LIBRO DEGLI ORRORI

Alcuni dettagli sono da libro dell’orrore. I bambini infatti erano spesso oggetto di abusi sessuali e fisici. E, molti di loro pagarono con la vita la loro unica ‘colpa’ di essere diversi. La Kamloops Indian Residential School, una delle più grandi del Paese, iniziò l’attività alla fine del 19mo secolo sotto la gestione della Chiesa cattolica prima di passare sotto il controllo del governo nella seconda metà degli anni Sessanta e di chiudere i battenti nel 1978.