Il sanguinoso attentato di Mosca è avvenuto al ‘Crocus City Hall’, un grande centro commerciale. Attraverso corridoi su cui affacciano i marchi del lusso, si raggiunge la sala da concerti, che può ospitare fino a 7.500 persone. È qui che è iniziato l’attacco al teatro. I filmati pubblicati sui social media russi hanno mostrato scene caotiche, con la folla di partecipanti al concerto che tentava di fuggire dalla sala, inseguita dagli spari di un commando di quattro, forse cinque uomini armati. In altri filmati si vedono i corpi immobili, uno sull’altro, di uomini e donne riversi in pozze di sangue. L’agenzia russa Tass parla di almeno 62 morti e oltre centocinquanta feriti.
Quando le unità speciali della Guardia nazionale russa sono arrivate, dopo un’ora, sulla scena era già troppo tardi. Troppo tardi. Già c’erano decine di morti trucidati nel centro commerciale e centinaia di persone intrappolate tra le macerie della sala concerti in fiamme, dopo il lancio di granate incendiarie utilizzate dal commando. Secondo le testimonianze gli assalitori hanno sparato con Kalashnikov. Ieri sera i’Isis ha rivendicato l’attacco terroristico che ha provocato almeno 60 morti e 100 feriti. Su Telegram hanno scritto: “Agenti dell’organizzazione dello Stato Islamico hanno attaccato un raduno di cristiani alla periferia della Capitale russa e sono riusciti a uccidere e ferire centinaia di persone. Gli attivisti sono riusciti a tornare sani e salvi alla loro base”. Ma è ancora presto per avere certezze. secondo diversi media russi, la rivendicazione dell’Isis non sarebbe credibile.