Si pente Gaetano Fontana, boss dell’Acquasanta: terremoto in Cosa nostra

Per Fontana affari a Milano e interessi in Sicilia. È stato arrestato un anno fa nel blitz contro la mafia dell’Acquasanta. Piani per infiltrarsi nelle imprese in crisi per il Covid

Da quando è emersa la notizia che il boss Gaetano Fontana, figlio del “padrino” Stefano ha deciso di collaborare con la giustizia, il mondo mafioso di Cosa Nostra trema. I boss di Palermo e di tutta la Sicilia sanno che Gaetano Fontana, con il suo pentimento può provocare, un terremoto nel mondo della mafia. Perché tra i suoi ricordi non ci sono solo i quasi vent’anni che ha trascorso al vertice di una delle cosche più potenti di Palermo. È anche a conoscenza dei segreti di suo padre, dei suoi nonni, e degli zii, fratelli e cugini. Insomma, della famiglia dell’Acquasanta.

CONOSCE SEGRETI ATTUALI E MENO RECENTI

Gaetano Fontana, arrestato un anno fa nel blitz contro la mafia dell’Acquasanta, è un personaggio che conosce tante cose dell’organizzazione criminale, segreti attuali ma anche meno recenti. Soprattutto potrà dire tanto su molti aspetti legati agli investimenti mafiosi. Visto che assieme ai fratelli, come sostengono il procuratore aggiunto Salvatore De Luca ed i sostituti Amelia Luise e Dario Scaletta, avrebbe gestito affari in vari settori. Anche a Milano e all’estero, dallo smercio di orologi di lusso, con ramificazioni internazionali e un fatturato milionario, agli interessi nella droga.

AFFARI IN SICILIA A MILANO E ALL’ESTERO

Per gli inquirenti, Gaetano Fontana sarebbe un punto di riferimento indiscusso, e avrebbe mantenuto questo ruolo anche mentre era detenuto. La sua famiglia avrebbe gestito imprese che operano nella cantieristica navale, nella produzione e commercializzazione di caffè, e avrebbe avuto anche il controllo di decine di supermercati, bar e macellerie. Ma anche del mercato ortofrutticolo, delle scommesse on-line e delle slot machine. Fontana è anche il boss che conosce alla perfezione il piano di Cosa nostra per infiltrarsi nelle aziende in crisi per il Covid, e ne è uno dei registi. Se non altro per l’enorme quantità di denaro che ha accumulato negli anni del business milanese. Ma nonostante il suo trasferimento a Milano, sono tanti i contatti con l’imprenditoria locale che sono emersi nel corso degli anni. E adesso potrebbero emergere tante altre informazioni, finora nascoste e taciute. Per questo i boss tremano.