Torna la zona rossa per Capodanno, intanto l’indice Rt sale

Anche in Sicilia torna salire l’indice Rt

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Da oggi, giovedì 31 dicembre, l’Italia torna zona rossa. In vista del Capodanno l’obiettivo è evitare assembramenti e veglioni improvvisati. Le Forze dell’Ordine saranno impegnati nei controlli su strada e autostrade, ma anche sul web; l’obiettivo è intercettare l’organizzazione di feste clandestine in occasione dell’ultimo giorno dell’anno.

Nella notte di San Silvestro coprifuoco più lungo: dalle 22 alle 7 del mattino e non alle 5 come negli altri giorni. Divieto di spostamento, tranne per comprovate esigenze di lavoro, salute o necessità; due persone massimo (esclusi i minori di 14 anni) potranno fare visita a amici e parenti nel rispetto sempre del coprifuoco.

I controlli delle Forze dell’Ordine saranno concentrati nelle piazze e nelle strade principali delle città, luogo solito di assembramenti. Inoltre, verifiche anche per il rispetto delle norme anti fuochi d’artificio e botti. I trasgressori delle misure restrittive rischiano dai 400 ai 1000 euro di multa.

La zona rossa sarà valida fino al giorno dell’Epifania, con il 4 gennaio che sarà arancione. Poi fino a domenica 10 tutta Italia, salvo sorprese, sarà zona gialla. Dopo questo periodo, però, tornerà l’Italia divisa per fasce colorate; “Da capire se le varianti del virus – afferma Conte -, come quella inglese, che hanno tasso di contagiosità alta ci richiederanno nuove restrizioni”.

Intanto in Italia l’indice Rt sale da 0.90 a 0.93, con un continuo incremento da tre settimane. Non è escluso quindi che già dal 7 gennaio (prevista zona gialla) si possano attuare delle modifiche alle regioni italiane. Da una prima bozza del report del Ministero della Salute e Iss del periodo 21-27 dicembre, si evince come l’indice Rt in Basilicata, Calabria, Liguria e Veneto sia sopra 1; in Puglia e Lombardia è a 1 mentre in Sicilia è 0.93.

Per la Sicilia il rischio è moderato con i nuovi casi di contagio che nella giornata di mercoledì hanno superato quota mille. Quello che preoccupa è il tasso di positività al 12,8%, molto al di sopra della media nazionale. Difficilmente, quindi, nel primo mese del 2021 si potrà tornare a una situazione normale nei limiti del possibile. Per avere un quadro completo dei dati nel periodo di feste bisognerà attendere metà gennaio. Con questi numeri, la Sicilia potrebbe ritrovarsi dopo le feste in zona arancione.