“Sibilla”, a Giurisprudenza un progetto contro la violenza di genere

Da oggi è visitabile la mostra fotografica, mentre giorno 25 si terrà la proiezione del cortometraggio Haliston’s Dance.

Una mostra fotografica di giovani artisti palermitani; la proiezione del cortometraggio “Haliston’s Dance” del regista iraniano Ali Jenaban in prima visione a Palermo; la presentazione di una rivista che ospiterà opinioni e riflessioni sulle cause della discriminazione di genere. Questo è il programma di “Sibilla”, l’evento organizzato dall’associazione universitaria ReAzione e patrocinato dal Dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Palermo e dal Comune di Palermo.

Il progetto “Sibilla” rappresenta un momento di riflessione in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” che ricorre in tutto il mondo ogni 25 Novembre. La manifestazione ha l’obiettivo di diffondere un messaggio di speranza e di lotta partendo proprio dalla comunità studentesca universitaria .

“Sibilla”, l’iniziativa al Dipartimento di Giurisprudenza

L’evento di quest’anno è dedicato a Sibilla Aleramo, la scrittrice italiana del secolo scorso che, fra le prime letterate europee, affrontò nei suoi scritti tematiche femministe. L’iniziativa si terrà all’interno del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Palermo (Via Maqueda 142), ancora una volta scenario privilegiato di azioni volte a combattere le discriminazioni di genere e la violenza sulle donne.

Un particolare rilievo verrà riservato quest’anno agli aspetti legati alla cosiddetta rape culture, espressione anglosassone utilizzata dagli studi di genere per descrivere un contesto socio-culturale nel quale non solo la violenza e gli abusi sono molto diffusi e minimizzati, ma dove sono addirittura normalizzati e incoraggiati anche gli atteggiamenti che giustificano quella violenza e che pretendono di avere il controllo sulla sessualità femminile, disegnando una dinamica di potere. Lo stupro, in questa dimensione, non colpisce solo la vittima; è l’espressione più estrema di una società patriarcale e misogina nella quale ci sono sistemi, istituzioni, media e atteggiamenti radicati che incoraggiano la violenza contro le donne.

“Quest’anno abbiamo costruito un percorso che ogni spettatore e spettatrice potrà decidere come vivere- sottolinea Chiara Agnello, coordinatrice d’ateneo dell’associazione ReAzione-. Si tratta di un momento di sintesi tra arte e riflessioni socio-giuridiche, un progetto multiforme e corale sulle radici culturali della violenza di genere. Con questa esperienza vogliamo dare voce alle donne che vivono quotidianamente in contesti che legittimano ogni forma di violenza”.

La mostra sarà visitabile da oggi. L’ingresso è gratuito, negli orari di apertura del Dipartimento (lun-ven ore 8\19). La proiezione e la presentazione dei contenuti del progetto avverrà invece proprio il 25 Novembre, alle ore 17.

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