Siccità in Sicilia, 340 milioni per affrontare l’emergenza: ecco gli interventi in programma
Accolta la richiesta del governo regionale, il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza nazionale per la siccità in Sicilia per una durata di 12 mesi. L’isola è alle prese non solo con una situazione climatica che ha fatto registrare penuria di precipitazioni nella stagione invernale ma anche con tutta una serie di carenze a livello di impianti e infrastrutture. Tra interventi avviati e altri in previsione, sono 41 gli interventi finanziati con fondi Fsc, Psr e Pnrr nel settore idrico in Sicilia per un totale di 340 milioni.
Siccità, le opere per affrontare l’emergenza in Sicilia
L’elenco è variegato: si va dagli interventi a Valle della diga Pozzillo, nell’Ennese, alla ristrutturazione con eliminazione delle perdite nella rete di distribuzione idrica dell’acquedotto Dittaino Ogliastro. C’è l’adeguamento dell’acquedotto di Contrada Sigona in territorio di Lentini, cui sono destinati quasi 20 milioni, l’ammodernamento dell’acquedotto dello Jato, nel Palermitano, per oltre 17 milioni, il rifacimento dell’acquedotto della rete del fiume Delia fino alla diga Trinità, per cui sono previsti due interventi per quasi 20 milioni. La lunga lista comprende anche gli ammodernamenti delle reti del comprensorio Rubino, nel Trapanese.
I fondi
Quattro grandi opere sono state pianificate dall’amministrazione Musumeci. C’è il completamento della Diga Pietrarossa tra Aidone e Mineo, per un valore complessivo di 82 milioni; la realizzazione del nuovo potabilizzatore della sorgente Presidiana, a Cefalù, dal valore di 25 milioni; l’ammodernamento e potenziamento dell’acquedotto dello Jato, nel Partinicese, per altri 25 milioni; la manutenzione straordinaria dello scarico di fondo della Diga Pozzillo, a Regalbuto, per ulteriori 33 milioni.
Per quanto riguarda invece il governo Schifani, si parla di 174 milioni di euro divisi in 21 progetti da circa 1 milione ciascuno finanziati con il Psr (Piano di sviluppo rurale) 2014-2022. Si aggiungono altri 16 progetti di valore più consistente per opere più complesse, finanziate con il Pnrr o con i fondi Fsc (Fondi nazionali di sviluppo e coesione previsti con la legge 178/2020) per un totale di 153 milioni di euro circa.
Sono opere che prescindono dunque dallo stato d’emergenza dichiarato qualche giorno fa dal Cdm. L’ok alla richiesta della Regione Siciliana ha infatti comportato lo stanziamento di ulteriori 20 milioni di euro, con la possibilità di incrementare le risorse in tempi brevi già nel corso dell’attuazione dei primi interventi.