In risposta alla crisi idrica che ha duramente colpito la Sicilia, stanziati fondi per supportare imprese e lavoratori danneggiati dalla siccità. Il consiglio direttivo dell’Ebas – ente bilaterale dell’artigianato siciliano – composto da Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai e da Cgil, Cisl e Uil, ha deliberato un contributo straordinario a fondo perduto.
“Il nostro ente bilaterale non è rimasto indifferente davanti ad una emergenza che sta mettendo in serie difficoltà imprese e lavoratori – dicono Florinda Scala e Rosanna Laplaca, rispettivamente presidente e vice presidente dell’Ebas –. Abbiamo ritenuto indispensabile dare un concreto segnale ad imprese e lavoratori insistenti nei territori dell’Isola più colpiti dall’emergenza idrica al fine di mitigare i disagi che ne stanno derivando. Tra le nostre finalità c’è anche quella di intervenire, là dove possibile, a fronte delle calamità o delle emergenze, così come è stato per il caro energia”.
Hanno diritto al contributo le aziende iscritte all’Ebas attive nei territori dell’isola oggetto di razionamento dell’erogazione idrica. La somma, una tantum, verrà erogata secondo le disposizioni del regolamento e nei limiti delle disponibilità finanziarie destinate dal fondo imprese.
Saranno assegnati 400 euro alle imprese che facciano un uso dell’acqua ai fini del funzionamento delle attività principali (o ciclo produttivo), come ad esempio acconciatori, estetisti, toelettatura animali, lavanderie, pasticcerie, bar, panifici, pastai, bevande, autolavaggi, lapidei, metalmeccaniche e similari. Per accedere al contributo, l’azienda dovrà presentare istanza per via telematica all’Ebas per il tramite degli sportelli territoriali entro il 15 dicembre 2024.
Per quanto riguarda i lavoratori, il contributo una tantum verrà erogato per un solo beneficiario per nucleo familiare nella misura di 150 euro. L’ istanza va presentata per via telematica all’Ebas sempre per il tramite degli sportelli territoriali entro il 15 dicembre 2024. Anche in questo caso è necessaria una documentazione che dichiari la zona in cui risiede il richiedente quale zona ad emergenza idrica soggetta a razionamento.