Siccità, migliora la situazione nella Sicilia Orientale: ancora difficoltà nelle province di Palermo e Trapani – VIDEO
La Sicilia è spaccata in due: da un lato le provincie di Palermo e Trapani faticano a riempire gli invasi, dall’altro la parte orientale accumula acqua. Un quadro piuttosto drammatico. Dopo un anno di crisi idrica che ha ridotto quasi a secco gli invasi di tutta l’Isola, con le piogge di novembre e dicembre si sperava di poter tirare un sospiro di sollievo, ma la situazione è ben più complessa.
Intervistato ai microfoni di Palermo Live, l’Assessore all’agricoltura Salvatore Barbagallo ha spiegato qual è l’attuale situazione della crisi idrica in Sicilia e cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi.
“Si prospetta una stagione irrigua 2025 positiva per quanto riguarda la Sicilia Orientale. Nella parte Occidentale c’è una situazione decisamente più complessa” ci spiega Barbagallo.
La situazione degli invasi nella Sicilia Orientale
Infatti, nella zona Orientale oltre ad una maggiore quantità di pioggia sono stati introdotti dal governo regionale degli interventi straordinari che hanno permesso il ripristino del lago di Lentini dopo 6 anni di inattività. “Oggi abbiamo una disponibilità idrica di circa 23 milioni di metri cubi nel lago di Pozzillo, 7 milioni nel lago di Lentini e circa 7\8 milioni di metri cubi nel lago di Ogliastro”.
La Sicilia Occidentale ancora in sofferenza: “Il lago Trinità non può accumulare acqua per problemi strutturali”
Mentre la Sicilia Orientale tira un sospiro di sollievo, la parte Occidentale è ancora caratterizzata da un razionamento idrico e dagli invasi che a stento riescono a riempirsi, non arrivando neanche alla metà della loro capacità. Ma come mai? Oltre a una minor quantità di pioggia piovuta, un grande problema è rappresentato dal lago Trinità: “Nel lago Trinità ci sono dei gravi problemi strutturali alla diga che non consentono l’accumulo di acqua, riversata quindi in mare. Una perdita ingente” spiega l’Assessore.
“Nel complesso c’è stato sicuramente un miglioramento – spiega Barbagallo – a Palermo, in particolare, c’è una situazione in lenta evoluzione. Ci sono invasi che contengono 4\5 milioni di metri cubi a fronte di una capacità di 30\40 milioni, la situazione non è sicuramente soddisfacente ma speriamo nelle piogge di febbraio e marzo per avere un quadro più definito” conclude.