Prevista per il pomeriggio di oggi, 5 luglio, la protesta degli imprenditori agricoli siciliani alla presidenza della Regione. Il problema è quello della siccità e delle carenze strutturali relative all’approvvigionamento idrico sull’isola.
A segnalarlo è Igor Gelarda, già consigliere comunale a Palermo. “Il consiglio dei Ministri ha stanziato quasi 36 milioni di euro per l’emergenza siccità a cinque regioni italiane: Emilia Romagna, Friuli-Venezia-Giulia, Lombardia, Veneto e Piemonte. Il paradosso è che la Sicilia è rimasta fuori da questi sostegni, perché nella nostra isola le piogge sono state maggiori rispetto alle regioni che hanno beneficiato degli aiuti, ma gli imprenditori agricoli sono sul piede di guerra perché non hanno acqua per irrigare i campi”. Così si legge in una nota.
“E tutto questo non per colpa del clima, ma per carenze strutturali gravi, di cui la Regione non si è mai occupata – prosegue Gelarda -. Che vanno dalle dighe che non possono immagazzinare il massimo delle acque, e per questo in inverno siamo costretti a sversare a mare e poi in estate siamo a secco. E ancora tutte le condotte idriche per irrigare che sono un colabrodo”.
“La Sicilia dunque, ancora una volta penalizzata dai suoi cattivi amministratori e, adesso, fuori dagli aiuti statali – chiosa Gelarda -. Ecco perché è giusto essere a fianco degli imprenditori agricoli siciliani una cui delegazione protesterà oggi pomeriggio alla presidenza della Regione”.