Sicilia in giallo, ma ancora più della metà dei 50-60enni deve vaccinarsi

La Sicilia domani sarà di colore giallo, ma ancora c’è un grosso lavoro da fare. In Italia è penultima per dosi somministrate

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Da domani la Sicilia si risveglia in giallo, come tutto il resto d’Italia tranne la Valle d’Aosta. Quindi ci saranno i tavoli dei ristoranti apparecchiati anche a cena, seppure all’aperto, e si alzerà il sipario nei teatri e nei cinema, pronti ad accogliere il 50 per cento degli spettatori. Per chi non teme le temperature di maggio, sono aperte anche le piscine, e Mondello si rianimerà. Il ministro Roberto Speranza, preso atto del report della cabina di regia dell’Istituto superiore di sanità, si è deciso a dare il via libera. Anche per la Sicilia, che ha un indice di contagio Rt a 0,83, inferiore alla media nazionale e quindi un rischio basso.

ANCORA C’È TANTO LAVORO DA FARE

Nell’isola la campagna vaccinale prosegue a buon ritmo, tanto che da giorni viene sfiorata cuoia 50mila somministrazioni. Ma ancora c’è un grosso lavoro da fare, considerando che quasi due siciliani su tre, fra quelli che già avrebbero potuto vaccinarsi, ancora non lo hanno fatto. Per esempio, gli over 50 già immunizzati con almeno una dose qualcosa in più di 800 mila. Che è circa il 38 per cento riferito ad una platea di 2 milioni 113mila. Ma anche la metà degli over 60 è ancora scoperta, e anche questo questo è un dato che desta preoccupazioni.

PSICOSI ASTRAZENECA

Per quanto riguarda la percentuale di dosi somministrate su quelle ricevute, la Sicilia in giallo è penultima in Italia. Probabilmente a causa della psicosi per AstraZeneca, dopo i cinque decessi sospetti avvenuti nell’isola. Nonostante che al momento non siano riconducibili direttamente al vaccino. Nella fascia 60-79 anni senza patologie, quella indicata per ricevere il siero prodotto a Oxford, per questo motivo si registrano gli indici più bassi. Le percentuali migliorano salendo con l’età. Nella fascia 80-89 anni risultano vaccinati 198mila su 263mila, e fra gli ultracentenari sono già coperti almeno con prima dose 755 su mille.