Sicilia, attese fino al 2024 per un’ecografia cardiaca: Codacons presenta esposto

“Ancora una volta questa vicenda evidenzia – dice l’associazione per i consumatori – che la sanità in Sicilia è oramai allo sbando”

messina

Attese fino al 2024 per un’ecografia cardiaca. È la vicenda che viene denunciata dal Codacons, che ha depositato un esposto alla Corte dei Conti per capire come vengano spesi i fondi destinati alla sanità siciliana. L’associazione dei consumatori  si fa ancora una volta portavoce delle difficoltà nella prenotazione di una visita specialistica in Sicilia e tra le segnalazioni ricevute sottolinea quella di un cardiopatico.

“Ha raccontato al Codacons di aver provato a prenotare al SovraCUP un’ecografia cardiaca e una prova da sforzo, che, però gli sono state stata rifiutate in tutta la Sicilia per il corrente anno. Insomma, per eseguire quegli accertamenti il malato dovrà attendere il 2024. E così il cardiopatico siciliano sarà costretto a spostarsi al Nord Italia per ottenere la prestazione sanitaria – si legge in una nota – ovvero potrà decidere di attendere. Appare evidente, tuttavia, che le conseguenze di un’attesa del genere possono essere pericolosissime, poiché le malattie cardiache non perdonano”.

Codacons: “Sanità in Sicilia allo sbando”

“Ancora una volta questa vicenda evidenzia – dice il Codacons – che la sanità in Sicilia è oramai allo sbando. Non passa giorno senza che le cronache locali raccontino casi in cui ai cittadini vengono fissate visite mediche ed esami a distanza di mesi se non anni. Questi ritardi costringono gli utenti e rivolgersi alle strutture private pagando di tasca propria le prestazioni e a migrare verso le regioni del Nord per effettuare una visita in tempi brevi. La situazione, oramai insostenibile, ha spinto il Codacons a rivolgersi ai magistrati, chiedendo loro di indagare nei confronti della Regione e delle aziende sanitarie pubbliche, per accertare i motivi dei lunghi tempi di attesa e le relative responsabilità. Inoltre, l’associazione chiede al Governo Nazionale di intervenire per salvare i cittadini dell’isola commissariando la sanità siciliana e gestendo il servizio sanitario regionale a livello statale”.

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