Nel ristorante di un agriturismo che si trova a Guarrato, nel comune di Misiliscemi, provincia di Trapani, si è verificato uno spiacevole episodio di razzismo. Ai tavoli hanno preso posto anche due coppie di clienti di circa 40 anni, e quando si iniziava a prendere le comande hanno chiesto di non essere serviti da un cameriere di colore, originario del Camerun, che era andato a prendere le ordinazioni. La richiesta è stata fatta al caposala, che, trovandosi in difficoltà, ha informato dell’accaduto il proprietario dell’agriturismo e del ristorante, Giuseppe Vultaggio. Dopo un attimo di smarrimento, insieme hanno deciso di spostare il cameriere Amza in un’altra sala, e quindi servire loro stessi i clienti di quel tavolo.
“In quel momento – ha spiegato Vultaggio –, ho voluto evitare di creare ulteriori problemi visto che la sala era piena e non volevamo creare disagi agli altri clienti che dovevano cenare. Eventuali discussioni avrebbero rallenato il lavoro in sala. Ad Amza, che nel frattempo avevo spostato in un’altra sala, dopo averlo messo a conoscenza dell’accaduto ho ribadito con dolcezza che questa è e rimarrà per sempre la sua casa, qualunque cosa possa pensare la gente. Amza è un ragazzo dolcissimo e garbato, un instancabile lavoratore, ed è con noi da tre anni e fa parte della nostra famiglia”.
“È stato uno dei moltissimi giovani arrivati in Sicilia e a Trapani con i barconi partiti dalla Libia in cerca di libertà e lavoro, e in questi anni di sacrifici ne ha fatti. È riuscito a prendere la patente e si è comprato l’automobile. Insomma è un giovane che vuole rimanere in questa terra anche in futuro”.
Vultaggio infine, dopo quanto accaduto, ha espresso un messaggio chiaro: “Da ora in poi se tra i nostri clienti o ospiti c’è qualcuno che non vorrà essere servito da Azma o da un altro collaboratore, per motivi non strettamente professionali, non è benvenuto e non sarà servito da nessun altro”.