«In Sicilia situazione Covid fuori controllo». E Razza querela il meteo.it

La dura reazione dell’assessore alla Sanità della Regione Siciliana ad un articolo del sito: “Tanti giovani in terapia intensiva? Non è vero, è tutto una menzogna. Avvieremo un’azione legale”.

Ruggero Razza contro il meteo.it. Prego astenersi dalla facile ironia perché non si tratta di questioni climatiche. Qui si discute di Covid e della situazione della Sicilia che il sito, che si occupa prevalentemente di previsioni meteo ma che ha anche una sezione di cronaca, definisce fuori controllo.

“Il meteo.it sta diffondendo una notizia falsa. Tanti giovani in terapia intensiva (afferma il meteo.it). Non è vero. Una situazione fuori controllo (dice sempre il sito). Una menzogna. Avvieremo un’azione legale. Sono criminali”. Questo il testo diffuso via social dall’assessore alla Sanità della Regione Siciliana che non lascia adito a dubbi. Sarà guerra giudiziaria, nonostante il meteo.it corrobori le sue affermazioni con alcuni dati che metterebbero la Sicilia all’indice: il peggiore indice di contagio in Italia, un incremento dei casi che riporta alla situazione di aprile con un neanche velato richiamo al lockdown primaverile. E un finale che è tutto un programma: la Sicilia sarà la nuova Lombardia? Opinioni miste a dati, una tecnica che non di rado genera confusione in chi legge. Perché Razza minaccia la querela? Al di là di una comprensibile difesa d’ufficio c’è un dato che la testata giornalistica evidenzia addirittura nel titolo dell’articolo e che sposterebbe la ragione nettamente dalla parte dell’assessore e riguarda i giovani in terapia intensiva. Da quale fonte il meteo.it abbia preso questa informazione non è chiaro e i dati ufficiali non evidenziano per nulla questa criticità, almeno stando a quanto la stessa Regione Siciliana ha comunicato in questi giorni.

Ecco, la querela ci sembra una bella idea, così sarà un giudice a stabilire la verità e a salvare l’onore ad almeno una delle parti in causa. Se avesse ragione Ruggero Razza, considerando la diffusione dell’articolo, la richiesta di un cospicuo risarcimento sarebbe il minimo, anche per gli effetti che tali contenuti producono nell’opinione pubblica nazionale. In caso contrario valuti lo stesso assessore le conseguenze politiche di una simile circostanza. Vista da fuori sembra un classico scivolone su un tema che genera migliaia e migliaia di clic: confondere i contagi con i ricoveri in terapia intensiva. E non sono proprio la stessa cosa. Un vecchio e saggio direttore di giornale (nazionale) diceva sempre che l’estate per i giornalisti è uno straordinario banco di prova, perché causa ferie si lavora a ranghi ridotti. E lì emerge la qualità professionale. “O diventi caposervizio o ti fai cacciare a calci in culo dall’uscita di servizio”. Staremo a vedere chi al meteo.it diventerà caposervizio…