Buone notizie arrivano per l’agricoltura siciliana alle prese in questo periodo con l’incubo siccità: grazie alle abbondanti piogge in primavera, infatti, c’è stato un netto recupero di acqua nelle dighe. A certificare l’aumento dei volumi idrici negli invasi siciliani è il report mensile di giugno 2023 dell’Autorità di bacino. Tale risultato “ci consente di guardare alla stagione estiva con serenità – ha affermato il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani -. Siamo consapevoli, tuttavia, che occorre non abbassare la guardia. Per questo il governo regionale lavora, fin dal suo insediamento, per risolvere le criticità del sistema di invasamento, per aumentare la capacità delle dighe, per la pulizia dei bacini e per la manutenzione degli impianti di distribuzione. Occorre garantire alle città e alle imprese agricole un adeguato approvvigionamento idrico per scongiurare ogni futura emergenza”.
Nello specifico i dati segnano a giugno ancora uno scarto dell’11% rispetto alla quantità di risorsa idrica fotografata nello stesso periodo del 2022, ma al tempo stesso si regista un notevole aumento al confronto del quadro tracciato tre mesi, quando il segno meno sfiorava il 30%.
“Nelle ultime settimane – prosegue il governatore – sono stati compiuti atti concreti di grande importanza, alcuni dei quali attesi da decenni: sono stati conclusi i lavori di ammodernamento della rete irrigua della diga Trinità, nel Trapanese, mentre pochi giorni fa sono stati firmati i contratti per la realizzazione degli interventi che consentiranno di completare la grande diga Pietrarossa, nel Catanese. Inoltre, l’amministrazione regionale lavora in stretto raccordo con la cabina di regia nazionale per individuare nuovi, ulteriori interventi e abbiamo inviato al commissario nazionale per l’emergenza idrica l’elenco delle opere da finanziare in Sicilia”.
Leggi anche: