In Sicilia exploit del tasso di positività al 19,8%: possibili correttivi
La curva dei contagi non si arresta, come documentato anche dal tasso di positività. Probabile l’inserimento nel conteggio anche dei test rapidi
Il tasso di positività è uno degli indicatore sempre più accreditati per studiare l’andamento della pandemia. È il risultato della proporzione tra i tamponi positivi e il totale dei tamponi molecolari effettuati. Per questo fornisce dati realistici sugli effetti dell’epidemia sulla popolazione. Quindi è un parametro che permette di avere una visione chiara della situazione, senza perdersi nel mare di numeri che ogni giorno vengono distribuiti. Per questo ha destato preoccupazione l’exploit registrato ieri nel tasso di positività, balzato da 17,6% del giorno precedente ad un preoccupante 19,8%, ben al di sopra della media nazionale, che ieri si è attestata al 13,3%. C’è una sola Regione con un valore peggiore della Sicilia, ed è l’Emilia Romagna, dove ieri il tasso di positività è stato 21,4%.
SOLO TAMPONI MOLECOLARI
C’è da evidenziare che attualmente, per ricavare questo indice si tiene conto solo dei risultati dei tamponi molecolari. E questo potrebbe dare un valore non aderente alla realtà. Tanto è vero che le Regioni hanno chiesto al Governo di inserire nel sistema del conteggio anche i test rapidi antigenici, che consentirebbe una probabile riduzione dell’incidenza nei parametri di valutazione. Questa possibilità potrebbe essere concreta, considerando la circolare del direttore della Prevenzione del ministero della salute Giovanni Rezza. In essa, seguendo le indicazioni europee, i test molecolari “classici” vengono equiparati a quelli “istantanei”. Ma non a tutti i tamponi rapidi, solo a quelli dell’ultima generazione, la terza. Ancora meglio se utilizzati entro la prima settimana di infezione.
SARÀ DECISO NEI PROSSIMI DUE GIORNI
Rezza, interpellato dal Giornale di Sicilia, ha detto che la questione è ancora in sospeso, e che nei prossimi due giorni sarà definita. E quindi nei bollettini saranno inseriti anche i risultati dei tamponi rapidi che saranno comunicati dai territori. Resta da definire se saranno solo quelli della ultima generazione. Anche perché ci sono Regioni come la Sicilia, per esempio, che ad oggi dispone solo di test di seconda generazione, acquistati in stock mesi fa, e somministrati anche nei drive-in allestiti dalle Asp per lo screening epidemiologico sulla popolazione.