Diffondere la cultura della gentilezza, favorendone la conoscenza in termini di benessere individuale, strumento per migliorare le relazioni intrafamiliari e lavorative, antidoto alle violenze, supporto nella riparazione dei conflitti e disagi psico-sociali ed indicatore del benessere di un Paese.
È l’obiettivo della campagna di educazione sociale dal titolo “Sicilia Gentile”, promossa dal Movimento Italiano per la Gentilezza, con il patrocino dell’Assessorato Regionale alla Famiglia, in collaborazione con la Procura della Repubblica dei Minorenni, guidata dalla dottoressa Claudia Caramanna, con l’USSM ( Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni) guidato dal dottore Giuseppe Ciulla di Palermo, col Dipartimento Regionale della Protezione Civile, guidato dall’ Ing.Salvatore Cocina, che si propone di sviluppare il progetto dal titolo “Dalla rabbia alla tenerezza: percorsi di consapevolezza di sé e dell’altro. È un progetto che si rivolge ad un target eterogeneo, alle scuole, alla pubblica amministrazione e per i minori coinvolti nel circuito penale, secondo quanto stabilito da un protocollo d’intesa tra il MIG, il Centro Siciliano di Terapia della Famiglia e alcuni istituti di Palermo, come il Gonzaga Campus, il Liceo Scientifico “S.
Cannizzaro”, l’Istituto Comprensivo “Silvio Boccone”, il Liceo Scientifico ” Ninni Cassarà “, il Collegio Maria “La Purità ” ed il Convitto Nazionale “Giovanni Falcone”, che coinvolgeranno i loro studenti e le famiglie in attività e percorsi didattici specifici fino a maggio prossimo.
“Attraverso questa campagna -spiega Natalia Re, presidente del Mig- vogliamo lanciare il messaggio che la gentilezza, nelle sue multiformi declinazioni e’ strumento di sostenibilità sociale e relazionale che impatta positivamente sulla costruzione del sé, con effetti benefici sul corpo e sulla psiche, sulle performance nei luoghi di lavoro, come antidoto alle violenze, e altresì’ uno strumento riparativo nei conflitti, elemento per favorire l’empatia nei contesti familiari, scolastici, strumento utile in contesti di giustizia e di superamento delle diseguaglianze.
Il progetto si prefigge anche di educare al superamento della logica dualistica del conflitto ed attivare, nell’utenza, la riflessività emotiva improntata alla comprensione dell’altro”.
“L’adesione al progetto proposto dal Mig e dalla dottoressa Natalia Re – aggiunge la dirigente scolastica Daniela Crimi- ha consentito alle scuole che ho l’onore di dirigere, Liceo Linguistico Ninni Cassara’ e l’ Istituto Comprensivo Silvio Boccone di Palermo, di sviluppare ed ampliare pratiche educative virtuose centrate su ascolto attivo, comunicazione non ostile, inclusione, grazie alla presenza di operatori e formatori esperti e a docenti della scuola particolarmente sensibili e recettivi a queste pratiche. Le alunne e gli alunni coinvolti nelle attività conseguiranno competenze di vita, Life skills, necessarie nel contesto sociale attuale purtroppo complesso e che amplia le aggressività e gli egocentrismi. Il conseguimento di queste competenze pro- sociali rafforzerà nelle ragazze e nei ragazzi anche il proprio empowerment”.
“Siamo profondamente orgogliosi della partecipazione dei nostri studenti della scuola secondaria di primo grado -spiega il
Direttore Generale del Gonzaga Campus, Vitangelo Denora- al progetto ‘Sicilia gentile’. In un contesto sociale dove la velocità della comunicazione digitale e l’uso dei social media spesso mettono alla prova la nostra capacità di relazionarci in modo empatico e rispettoso, questa iniziativa rappresenta un’opportunità fondamentale di crescita per i nostri ragazzi. Promuove un’educazione digitale consapevole è una urgenza per la scuola di oggi, un tema di grande attualità per le nuove generazioni. La partecipazione a questa campagna di educazione sociale aiuterà i nostri studenti a sviluppare una comprensione critica dei media, a riflettere sui pericoli e le opportunità legate all’uso dei social media, e ad acquisire strumenti per costruire relazioni più sane e positive, tanto nel mondo fisico quanto in quello virtuale. Siamo convinti che, come scuola, dobbiamo fare la nostra parte nel formare cittadini responsabili, consapevoli del loro ruolo nella società e capaci di diffondere valori di rispetto, solidarietà e cura per gli altri”.
“Il progetto – aggiunge Ugo Piazza – è di grandissima importanza e valore perché oggi, nell’inarrestabile progressione temporale che ha il progresso tecnologico parlare con ragazzi, che sono nati e vivono e si formano nella tecnologia, è fondamentale. Tra i giovani c’è una propensione spiccata per la ricerca della notorietà ma la notorietà è fragile, bisogna piuttosto ricercare la credibilità che si costruisce con una maggiore consapevolezza del proprio io, solo questo consente di usare serenamente i social e con cognizione di causa tutte le nuove forme di comunicazione che mese per mese si propongono al pubblico. Un social come Facebook ha due miliardi e 600 milioni di profili aperti nel mondo, non è più un fenomeno ristretto ma un fenomeno globale che ha investito tutti gli ambiti sociali quello sentimentale amicale familiare, relazionale, perfino sessuale, giudiziario, e’ evidente pertanto che i Social sono parte ormai integrante della società contemporanea e l’importante è saperli usare con coscienza. Bisogna infondere la consapevolezza che prima di cercare uno spasmodico consenso con un like un cuoricino, forse sarebbe il caso di iniziare a cercare un plauso di se stessi interiormente perche tanto un post e’ più veritiero tanto e’piu’ credibile” .