«La Sicilia non si lega», manifestazione contro il neo assessore alla cultura
Si terrà di fronte Palazzo dei Normanni, in Piazza del Parlamento. L’invito è stato lanciato direttamente dal gruppo Facebook “No Beni culturali alla Lega Nord – Musumeci dimettiti!”
La normalità post Coronavirus arriva anche con le manifestazioni di piazza. A poche settimane dall’entrata di Alberto Samonà come assessore ai Beni Culturali e nonostante lo stanziamento di 10 milioni di euro per il restauro dei monumenti, le polemiche non si placano. È stato il presidente della Regione Nello Musumeci ad affidare l’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana al partito della Lega. La scelta aveva già scatenato diverse polemiche dal fronte del no e per domani 3 giugno alle ore 18, nella piazza del Parlamento, è in programma una manifestazione lanciata sul gruppo Facebook “No Beni culturali alla Lega Nord – Musumeci dimettiti!” .
I partecipanti chiederanno a gran voce il ritiro della delega all’assessore Alberto Samonà e raccoglieranno le firme per una mozione di sfiducia nei confronti del governatore.
“Musumeci – dicono gli organizzatori – ha detto di noi che siamo una sparuta minoranza. Ma solo il gruppo Facebook conta un numero di iscritti pari ai voti che la Lega ha preso alle ultime elezioni regionali. Questo partito, che è contro la Sicilia per antonomasia, non ci rappresenta. E non ci sentiamo rappresentati neppure da Musumeci che l’ha accolto a braccia aperte nel governo e ha pure insultato i siciliani”.
LA DONATO GRIDA AD UN ATTACCO ANTIDEMOCRATICO
“Oggi si celebra la Festa della Repubblica e nelle piazze delle varie province ci saranno diverse manifestazioni. La Lega svolgerà in tutta Italia, Sicilia inclusa, dei flash mob per protestare contro la distanza del governo dai problemi dell’economia reale. Ho appreso però che a Palermo ci sarà anche un corteo di persone contrarie all’assegnazione dell’assessorato alla Cultura e all’identità siciliana alla Lega. Sono davvero colpita dalla deriva di intolleranza che la propaganda filogovernativa promuove nei confronti di chi milita nella Lega o la vota in Sicilia”. È quanto afferma l’europarlamentare della Lega, Francesca Donato.
“Un conto è la dialettica politica sui temi concreti, sempre legittima – aggiunge – altro è contestare il riconoscimento dei diritti civili e politici a una fascia di cittadini in quanto colpevoli di votare Lega. Questo configura un atteggiamento gravemente discriminatorio e profondamente antidemocratico, il cui esito può essere molto pericoloso”.
“Gli attacchi alla Lega con ogni mezzo, incluso quello giudiziario (come emerso dalle intercettazioni di vari membri del Csm) e la costante campagna di denigrazione ed odio nei confronti di tutti gli esponenti del nostro partito, stanno ricreando un clima da anni di piombo, che potrebbe sfociare in atti gravi e forme di razzismo su base politica sempre più evidenti. Invito tutti i cittadini siciliani – dice infine la Donato – a riflettere sui propri valori, perché se ci si mobilita in difesa della cultura e dell’identità siciliana, non si può con questo mettere al bando i membri della cultura, siciliani e leghisti, idonei a tutti gli effetti a rappresentare la sicilianità e a valorizzare il nostro patrimonio culturale e identitario, come la Lega fa da sempre in ogni territorio in cui è al governo”.