Non accenna a frenare la corsa del virus in Sicilia. Continua a salire la curva del contagio nell’isola. Il passaggio della Sicilia dalla zona bianca alla gialla – secondo quanto si apprende – dovrebbe essere decretato dopo l’esame dei dati della cabina di regia. Tecnicamente ha ‘sforato’ i tre nuovi parametri previsti: ricoveri in terapie intensiva (11% ieri), ricoveri in area medica (20% ieri +1%) e contagi. Tutto si deciderà ufficialmente nel monitoraggio di oggi. La Sicilia “balla” sul filo del 10% di posti letto in terapia intensiva occupati da malati Covid, che è uno dei parametri presi in considerazione per il passaggio di colore. L’impennata dei contagi ha portato alla revisione del piano dei posti letto Covid disponibili, aumentando così le postazioni Covid in prevenzione sui ricoveri, mentre si lavora a nuove iniziative per invogliare la gente a vaccinarsi.
Negli scorsi giorni proprio le parole del governatore sono risuonate come una resa davanti a un dato di fatto ineluttabile. Concretizzatosi dopo il boom di ricoveri in Rianimazione registrato nelle ultime ore in Sicilia, con 11 degenti in più e 14 ingressi giornalieri. Da dati Agenas, l’Isola ha raggiunto una quota di 102 pazienti su 934 posti letto disponibili nelle terapie intensive, ossia, un tasso di saturazione del 10,9%, superando la soglia fissata da Roma, pari al 10%, che, nel quadro epidemiologico siciliano, porta direttamente al giallo.
Certo, non c’è ancora nulla di ufficiale, perché il colore giallo della Sicilia sarà sancito oggi, 27 agosto dal ministero della Salute. Ma a rigor di logica, il ministero della Salute dovrebbe disporre il cambio di colore, a decorrere da lunedì 30 prossimo tenendo conto del monitoraggio Covid del venerdì, che calcola i tassi di saturazione sui dati rilevati ogni martedì.
Ma andiamo dunque a vedere le nuove regole della zona gialla. Se in zona bianca all’aperto le mascherine non sono più obbligatorie, salvo per 55 Comuni siciliani, in zona gialla invece tornano ad essere obbligatorie fatta eccezione per i bambini sotto i sei anni e chi ha una patologia incompatibile con l’uso della mascherina.
In zona gialla sono consentiti tutti gli spostamenti: all’interno del proprio Comune, tra Comuni diversi e tra regioni. Decade anche il coprifuoco, quindi non ci sono più limiti orari alla circolazione e non è più necessaria l’autocertificazione. Ci si può spostare per raggiungere le seconde case fuori regione, a prescindere dal colore della regione di provenienza e di quella di arrivo.
I bar e ristoranti al chiuso possono effettuare servizio al tavolo, ma solo presentando il Green pass. Sia all’interno del locale che al chiuso sarà consentito far sedere un massimo di 4 persone per tavolo.
I negozi nei centri commerciali sono aperti nel weekend e nei giorni festivi; anche tutte le altre attività sono aperte, pur nel rispetto delle norme anti-Covid.
Per quanto riguarda gli eventi sportivi, “in zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all’aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida adottate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana, sulla base di criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico”.
Alcune attività al chiuso restano possibili, ma sarà necessario avere il Green pass (in caso di vaccinazione valido 15 giorni dopo la prima dose): ristoranti e bar al chiuso per il consumo al tavolo; eventi congressi e fiere; piscine, palestre e centri benessere; spettacoli; centri termali, parchi a tema; sale da gioco, scommesse e casinò; concorsi.