Un piccolo passo verso la vittoria. O più semplicemente verso la normalità. La Sicilia, da lunedì, estinguerà le quattro zone rosse: lo ha stabilito un’ordinanza della Regione Siciliana governata da Nello Musumeci. Questa decisione pone fine, dopo più di un mese, alle restrizioni speciali che cingevano i comuni di Agira e Troina nell’ennese, Salemi in provincia di Trapani e Villafrati nel palermitano. Una boccata d’ossigeno che testimonia l’ottimo lavoro svolto nel contrastare il contagio da Coronavirus, la malattia virale esplosa in Cina che, rapidamente, si è propagata in tutto il modo colpendo duramente anche l’Italia.
Quattro centri isolati dal mondo per più di trenta giorni rivedono la luce. Le quattro zone rosse della Sicilia erano state formate a seguito di preoccupanti contagi che avevano portato diversi decessi sull’isola. Una situazione critica che aveva indotto i sindaci e la Regione Siciliana a chiudere tutte le frontiere della quaterna di comuni colpiti con forza estrema dal Coronavirus. Riaprire le frontiere di questi quattro paesi è lo spot dell’ottimo lavoro (e della situazione principalmente sotto controllo) di cui la vecchia Trinacria si è fregiata. È un piccolo passo verso la normalizzazione che arriva all’alba della “Fase 2”. Da lunedì 4 maggio, quando entrerà in vigore il provvedimento, le comunità di Agira, Salemi, Troina e Villafrati osserveranno le stesse regole previste per l’emergenza in tutta la Sicilia. Una vittoria e la fine, seppur parziale, di un incubo che aveva attanagliato i quattro comuni.