Gli studenti universitari sosterranno gli alunni delle scuole elementari che non hanno potuto fruire adeguatamente della didattica a distanza nel corso del 2020. Il progetto elaborato dal governo Musumeci si intitola: «Nessuno resta indietro. Percorsi per il recupero e il potenziamento in Sicilia».
L’iniziativa contrasta gli effetti della chiusura delle scuole con lo scopo di stimolare il recupero delle nozioni scolastiche, fondamentali per il futuro culturale degli studenti.
Il progetto, dunque, verrà finanziato con 221 mila euro e avverrà tramite la collaborazione dell’Università di Palermo e l’Università Kore di Enna.
Gli studenti universitari realizzeranno il proprio tirocinio attraverso le modalità a distanza con gruppi di alunni fra i 5 e i 10 anni, selezionati in alcune scuole elementari delle province siciliane.
Infatti, con un totale di 70 mila ore di attività pomeridiana, si prevede il potenziamento delle competenze di base e della lettura, senza trascurare le abilità linguistiche e di calcolo.
Saranno, quindi, coinvolti 4 giovani laureati siciliani che potranno usufruire di una borsa di studio per nove mesi per l’organizzazione di tali attività. Alla conclusione dell’emergenza Covid-19, le lezioni si svolgeranno in presenza.
Roberto Lagalla, assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, ritiene fondamentali le azioni rivolte al sostenimento del benessere psicofisico degli alunni e alle loro competenze scolastiche.
«Abbiamo voluto cominciare dai più piccoli, che rischiano di rimanere indietro perché non supportati dall’ambiente familiare. Questi alunni potranno potenziare i loro apprendimenti con l’aiuto di studenti universitari, visti come fratelli e sorelle maggiori».