La prossima settimana la Cabina di regia nazionale si riunirà, e cambierà il sistema di valutazione del rischio epidemiologico. Conferirà maggiore importanza ad alcuni parametri, al posto di altri attualmente in vigore, facendo riferimento anche al carico sulle strutture sanitarie. Attualmente i numeri dell’isola sono virtuosi. Con il bilancio giornaliero delle infezioni da SarsCov2 sceso a quota 600. Oltre ad boom di guariti accertati nelle ultime ore pari a 2.712. Inoltre ieri, come non accadeva da tempo, si è registrato uno zero negli ingressi in Rianimazione. Accompagnato da una flessione dei posti letto occupati nei reparti dedicati ai pazienti Covid. Questo dato è costante da tre settimane,
La Sicilia, con i tassi di saturazione del 15% nelle terapie intensive e del 24% nei reparti ordinari, ha valori tra i più virtuosi d’Italia e nettamente inferiori alle soglie critiche fissate da Roma. E inoltre in costante calo è anche un altro parametro di maggior peso, ossia l’incidenza settimanale dei nuovi positivi sulla popolazione. Occorre considerare che i nuovi parametri stabiliscono che l’arancione scatterà tra i 150 e i 250 casi, il giallo tra i 50 e 150 casi e il bianco fino a 50.
Ebbene, ad oggi, la Sicilia, che ha un’incidenza settimanale di 108 contagi ogni 100 mila persone, sarebbe sicuramente in giallo. Seppure con con due province in arancione: Catania, che al momento conta 162 infezioni ogni 100 mila abitanti, e Caltanissetta, dove il rapporto sale a 175. Invece Palermo con i suoi 105 casi è in linea con la media siciliana, e Trapani ha numeri da bianco, pari a 48 casi ogni 100 mila abitanti. Con questi buoni valori, uniti a quelli ottimi del carico sulle strutture sanitarie, per il futuro dell’isola si può sicuramente prevedere un giallo stabile.