Sicilia zona rossa con più restrizioni? Intanto “blindati” altri sei Comuni
Oggi il monitoraggio del Governo insieme all’Iss
Oggi si deciderà il futuro della Sicilia per le prossime settimane: il rischio concreto è che l’isola diventi zona rossa con maggiori restrizioni simili al lockdown di marzo 2020. Il Ministro Speranza e l’Iss svolgeranno il consueto monitoraggio per stabilire le nuove fasce di colore delle regioni italiane.
I dati sui contagi da Coronavirus in Sicilia si mantengono sempre alti, nell’ultimo bollettino del 15 aprile la regione contava 1.450 nuovi positivi con un leggero calo rispetto al giorno prima. Sono 30.427 i tamponi processati e il tasso di positività è sceso al 4,8%. Nella Regione Siciliana, inoltre secondo i dati forniti dal report di fondazione Gimbe, l’incidenza degli attuali positivi è in netto peggioramento nell’ultima settimana (7-13 aprile.
Il Comitato tecnico scientifico regionale ha chiesto nelle scorse ore un lockdown totale per Palermo, ma la decisione potrebbe riguardare tutta l’isola. Secondo il Cts, infatti, l’attuale zona rossa nel capoluogo non serve più perché la gente in giro è tanta come se si fosse in area arancione o gialla. E altro dettaglio importante, i controlli sul rispetto delle restrizioni, giudicati molto pochi.
Intanto la Sicilia si continua a “colorare” di rosso: infatti, il governatore Nello Musumeci ha deciso di far diventare zona rossa altri sei Comuni dell’isola. Si tratta di: Acireale, in provincia di Catania; Carlentini e Lentini, nel Siracusano; Marianopoli e Resuttano, in provincia di Caltanissetta; Palma di Montechiaro, nell’Agrigentino.
Il provvedimento, richiesto dai sindaci e a seguito delle relazioni delle Asp, entrerà in vigore sabato 17 per cessare l’efficacia mercoledì 28 aprile.