Orlando commenta il sondaggio del Sole 24 Ore: «Mi riconosco nel disagio espresso»

Il Sindaco ha ammesso come i problemi della città si siano acuiti con la fine dell’emergenza Coronavirus e con la necessità di una veloce ripresa.

Stamane, in un’intervista rilasciata al Giornale di Sicilia, il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando è intervenuto su diversi temi caldi che colpiscono la città. Tra gli argomenti anche un commento sull’esito del sondaggio del Sole 24 Ore che lo vede come il primo cittadino meno apprezzato d’Italia.

PERIODO POST LOCKDOWN DECISIVO PER IL PESSIMO RISULTATO

Nonostante in un precedente sondaggio Orlando risultasse tra i sindaci più virtuosi del Paese, risultato  probabilmente dovuto ai pochi contagi da Covid-19 registrati nel Capoluogo siciliano, a fare notizia è l’ultimo che evidenzia un mancato apprezzamento da parte dei cittadini del 60 per cento. La causa per il Sindaco è la fase successiva al lockdown: «Chiusa la fase dell’allarme sanitario, sciolta la neve dell’emergenza, sono rimasti buchi. Si vede cioè il disastro economico e sociale che la pandemia ha provocato. In rapporto a questa seconda situazione paga il Sindaco che polarizza le ansie, paure, le inefficienze e i giudizi negativi delle persone in difficoltà. Non mi stupisce, dunque, che in 4 settimane passi dal vertice al fondo della classifica di promossi e bocciati». 

Orlando, pur ammettendo di aver fatto il possibile per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, afferma che ora la città, alle prese con la ripartenza, è in difficoltà: «Abbiamo lavorato e fatto fronte al disagio di 16mila famiglie, a migliaia di nuovi poveri. Nessuno è rimasto indietro. Il risultato è che la nostra città ora è però in ginocchio. Un danno maggiore per noi perché il Pil turistico pesa di più visto che viviamo di questo». 

SPORCIZIA ED EMERGENZA CIMITERI

Tra gli argomenti trattati c’è anche quello dell’emergenza rifiuti, eterna piaga della città e dell’amministrazione Orlando e la crisi che sta vivendo la struttura cimiteriale dei Rotoli con 500 salme in attesa di regolare sepoltura. Sul primo problema il primo cittadino spiega: «C’è qualcuno che si chiede perché, ad esempio, il Consiglio comunale abbia impiegato un tempo lunghissimo per dare i soldi a Rap per gli extracosti? Perché sta mettendo tutto questo tempo per licenziare il contratto di servizio? Abbiamo molte iniziative di sviluppo ma non le possiamo presentare perché non conosciamo ancora il destino della Rap. Che ci sia un problema di funzionamento della macchina che dà disagio e sofferenza lo riconosco». Per quanto riguarda l’emergenza cimiteri il Sindaco si dice al lavoro per risolvere il problema: «Sto andando all’ennesima riunione per l’emergenza nei cimiteri. L’Asp mi ha comunicato che manderà un maggiore numero di medici per caratterizzare i resti delle 1.500 sepolture che devono essere liberate. Non sto dicendo che il problema è risolto, ma non ci dormiamo».

IL COMMENTO SUL’ARRESTO DI POLITICI NELLA MAGGIORANZA

Orlnado si è, infine, estraniato da tutti gli episodi negativi che vedono coinvolti dirigenti della sua maggioranza e che macchiano l’operato all’interno di Palazzo delle Aquile. «Siamo in una città nella quale io faccio il Sindaco e non c’è una cricca che governa. Ci sono però diverse cricche in lotta fra loro e qualcuna lambisce anche il Comune. Io in particolare, però, sono contro ogni cricca – poi aggiugne – È chiaro che le responsabilità della gestione sono diffuse. Agli assessori ho detto che da ora in poi le conferenze stampa le farà ognuno per la sua competenza. Per cui ciascuno risponderà con la sua faccia del suo operato. Io faccio il Sindaco e non il sostituto dell’assessore». 

L’ultimo commento è rivolto a chi lo vorrebbe fuori dai giochi il prima possibile: «Da molti mesi è partita la corsa a scrivere il coccodrillo politico di Orlando, ma questa storia va avanti da 35 anni. Il fatto che continui a leggerne, vuol dire che sono coccodrilli interessati».

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