“Da eroi a lavoratori dimenticati e dal 1 marzo senza lavoro. Si trovi un percorso di stabilizzazione per tutto il personale del comparto tecnico e amministrativo assunto durante l’emergenza Covid”: questo l’appello lanciato dai segretari regionali di Nidil Cgil, Andrea Gattuso, Felsa Cisl, Giuseppe Cusimano, e UilTemp Sicilia, Danilo Borrelli durante la manifestazione che si è tenuta lunedì pomeriggio in piazza Indipendenza a Palermo, davanti la Regione, dei precari Covid. In 500 erano presenti per chiedere la proroga del contratto in scadenza il 28 febbraio o la stabilizzazione. Quest’ultima è ben avviata per medici e infermieri mentre per gli amministrativi c’è qualche speranza grazie a una norma inserita nel decreto Milleproroghe.
L’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo ha incontrato i sindacati, ma non ci sono buone notizie per i precari. “A fine dicembre – ha affermato -, in una situazione ancora di incertezza legata alla pandemia di Covid, con grande senso di responsabilità, la giunta di governo e l’Assemblea regionale siciliana hanno approvato una norma per la proroga di due mesi dei contratti del personale precario amministrativo e tecnico. Ad oggi, invece, alla luce della nuova valutazione dell’emergenza e della normativa nazionale, non essendoci più esigenze particolari di gestione, risulta impossibile, tanto per l’esecutivo che per il parlamento regionali, nell’immediatezza, intervenire con nuove proroghe.
Resta ferma, comunque, l’intenzione del governo Schifani e dell’Ars di continuare a valutare soluzioni che in futuro possano essere sostenibili e riconoscere a questo personale l’impegno svolto nel momento di crisi. Diverso il ragionamento, invece, per il personale sanitario e parasanitario, come annunciato dal presidente della Regione oggi, che può essere implementato nel sistema sanitario regionale lì dove risultino croniche carenze di organico. Anche su questo abbiamo aperto il confronto con gli enti e le aziende per arrivare a una soluzione al più presto”.