Skate park del Tribunale chiuso al pubblico ma continua ad essere utilizzato: la segnalazione
Lo skate park del Tribunale è inagibile perché troppo pericoloso, ma purtroppo continua ad essere utilizzato
Vandalismo, incuria e forse anche utilizzo di materiali poco idonei considerato che il primo buco su una rampa è apparso a pochi giorni dell’inaugurazione dell’area avvenuta nel 2017. Sta di fatto che lo Skate Park di piazza Vittorio Emanuele Orlando purtroppo oggi versa in condizioni fatiscenti dovute non solo all’incuria da parte dell’amministrazione, ma forse anche ad una errata progettazione. E per questo motivo, dallo scorso novembre, è chiuso al pubblico. Purtroppo però, continua ad essere utilizzato senza tener conto dei divieti e di ogni regola di sicurezza e buon senso.
Tutto sotto gli occhi delle Forze dell’Ordine e dei genitori dei ragazzini. La recinzione aperta in più punti è priva di quei segnali che indicano il pericolo e di divieto di accesso. A segnalare la vicenda è l’Associazione Comitati Civici Palermo.
LA DENUNCIA DEI RESIDENTI
Alcuni residenti segnalano quanto segue: “Conosciamo tutti lo stato della pista di skateboard di piazza Vittorio Emanuele Orlando. Nel mese di novembre 2021 il sito è stato recintato con una rete metallica, in quanto ritenuto PERICOLOSO e fatiscente. Abbiamo osservato spesso la presenza all’interno della recinzione di bambini, accompagnati da genitori orgogliosi, muniti di videocamera per immortalare le prodezze dei loro pargoli all’interno di un’area interdetta perché pericolosa. Non è successo assolutamente NULLA”.
“Oggi vi mostriamo le immagini di ragazzini scatenati che eseguono evoluzioni lungo le piste, ufficialmente inibite all’ingresso di chiunque perché, ripetiamo, PERICOLOSE, proprio in uno dei luoghi più presidiati e sorvegliati di Palermo. C’è pure la foto di un ragazzino che cerca di allargare la fessura della recinzione. Non è possibile essere tolleranti in quanto è in ballo la sicurezza delle persone. I ragazzi hanno tutto il diritto di avere spazio per dare sfogo alla loro vitalità ed all’esuberanza tipica dell’età, ma devono poterlo fare in sicurezza, senza mettere a rischio la loro vita.”