Torna lo smart working nella Regione, seppure in ordine sparso: soddisfatti i sindacati

Ragioneria generale, Dipartimento Finanze e assessorato alla Salute nuovamente al lavoro da remoto. I sindacati in allarme: “Poco distanziamento in ufficio”

Dopo la chiusura del lockdown, il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci aveva scritto  all’assessore alle Autonomie locali, Bernardette Grasso, per chiedere l’immediato rientro in ufficio di almeno il 50% dei dipendenti della Regione siciliana che erano in smart working. La richiesta era stata fatta  a causa di “disservizi e ritardi intollerabili”.  L’invito di Musumeci in parte era stato accolto e gli uffici si erano ripopolati. Ma adesso, dopo l’aumento dei contagi, si sta tornando al lavoro da remoto, seppure in ordine sparso. Con l’avallo dei dirigenti generali, il lavoro a a distanza è tornato di moda alla Ragioneria generale, al dipartimento Finanze, e al dipartimento Pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute.

SODDISFAZIONE NEI SINDACATI

Queste decisioni sono state accolte con soddisfazione dai sindacati, perché recentemente avevano segnalato che fra il   personale della Regione c’era molto allarme. Anche loro si erano detti preoccupati per i casi di contagio che si erano verificati negli  uffici palermitani del dipartimento Agricoltura di via Camilliani, della Soprintendenza del Mare, del dipartimento Lavoro, dell’assessorato Salute. Come riportato da Repubblia, Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Cobas/Codir e Sadirs,  la scorsa settimana avevavno scritto una nota: “L’aumento dei contagi e il conseguente aumento dei casi di dipendenti pubblici risultati positivi al virus del Covid-19ci preoccupano. Sappiamo che l’amministrazione regionale sta attuando tutte le misure previste dai protocolli per la gestione delle emergenze, dalla mappatura dei contatti delle persone positive, con l’aiuto delle Asp, fino alla sanificazione e igienizzazione dei locali di volta in volta interessati, ma continueremo a monitorare la situazione per essere certi che la salute dei dipendenti pubblici e degli utenti sia sempre tutelata”.