Espressioni di solidarietà si levano da più parti nei confronti di Michele Sardo, direttore responsabile di Palermo Live, aggredito nella serata di ieri mentre documentava l’incendio accaduto in un distributore di benzina in piazza Ottavio Ziino.
Un’aggressione accaduta mentre il cronista stava svolgendo il suo lavoro e che ha visto un uomo attaccarlo prima verbalmente e poi sottrargli lo smartphone col quale stava scattando delle fotografie. Spintoni e colpi alla schiena hanno completato il quadro, mentre un altro individuo ha afferrato il giornalista alle spalle stringendogli il collo con il braccio e facendogli perdere i sensi.
“Ancora una brutale aggressione di un giornalista a Palermo, città sempre più violenta e ostile nei confronti dei cronisti. Non è più accettabile”. Così si legge in una nota dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, che esprime affettuosa vicinanza al direttore Michele Sardo.
“Ma che città è diventata Palermo?”, si chiede il presidente dell’Ordine dei giornalisti Giulio Francese. “Possibile che un cronista debba rischiare la vita per vicende di ordinaria cronaca come quelle di un incendio? A Michele Sardo è stato prima impedito di scattare foto, sottraendogli il cellulare e visto il suo tentativo di recuperarlo lo hanno circondato più uomini colpendolo brutalmente e tentando perfino di strangolarlo, nell’indifferenza di tante persone che hanno assistito alla scena. Solo l’intervento dei vigili, a quel punto, che sono intervenuti a difesa del nostro collega, ha evitato il peggio. Ma Michele Sardo è stato portato in ospedale dal 118 in condizioni critiche, con sospetto attacco cardiaco. E ancora si chiede il perché di tanta ferocia. E ce lo chiediamo anche noi”.
“Troppe volte abbiamo dovuto raccontare di cronisti aggrediti, adesso – aggiunge il presidente dell’Odg Sicilia – diciamo basta. Chiediamo che gli autori di questa violenza siano identificati e puniti in modo esemplare, chiediamo al prefetto e alle altre autorità preposte di affrontare urgentemente il problema della sicurezza dei giornalisti che a Palermo è diventata ormai un’emergenza”.
Sulla questione è intervenuto anche il sindaco Leoluca Orlando. “Esprimo la mia vicinanza e solidarietà al direttore di Palermo Live Michele Sardo brutalmente aggredito nelle scorse ore – ha affermato in una nota -. Un episodio inaccettabile che riguarda tutti i cittadini a cui, attraverso l’uso della violenza, è stato negato il diritto di essere informati. Al direttore Sardo auguro di riprendersi presto e di continuare così ad esercitare il fondamentale diritto di cronaca, tutela preziosa della nostra democrazia”.
Solidarietà si leva dal mondo giornalistico e non solo. Anche dalla politica giungono dichiarazioni di sostegno e affetto.
“Esprimiamo vicinanza e solidarietà al Direttore di PalermoLive, Michele Sardo, per la grave aggressione subita ieri sera a Palermo mentre faceva il suo lavoro”. Così dichiarano Antonio Rubino e Matteo Orfini, dirigenti del Partito Democratico. “Documentare la cronaca, garantire il diritto all’informazione è un’attività preziosa che, come accaduto a Palermo, non è scevra a rischi per chi lo svolge con cura e dedizione. Auspichiamo che quanto prima venga fatta luce su quanto accaduto. Forza Michele”.
“È vergognoso che ancora nel 2021 accadono questi fatti a Palermo – scrive il capogruppo della Lega al comune di Palermo Igor Gelarda -. Auguri di pronta guarigione al direttore di Palermo Live e un ringraziamento a tutti quei giornalisti liberi e indipendenti che continuano a fornire un servizio importantissimo, in Italia, in realtà in tutto il mondo, spesso anche a rischio della propria incolumità come in questo caso, a tutti i cittadini”.
“Esprimo la massima solidarietà al direttore del giornale online “PalermoLive”, Michele Sardo vittima – ieri sera – di una vile aggressione mentre documentava un fatto di cronaca a piazza Ottavio Ziino. Purtroppo una sparuta parte di cittadini continua a non comprendere quanto sia utile ed importante allo sviluppo culturale e sociale dell’intera comunità il percorso della libera informazione come veicolo di critica, di crescita e di salvaguardia della legalità. Spero che gli inquirenti possano risalire immediatamente all’individuazione di questi incivili”. Così ha dichiarato, in una nota, il consigliere Antonino Randazzo del gruppo M5S a Palazzo delle Aquile.