Giusto Catania difende il sindaco Orlando: «Piace al 39%, sarebbe rieletto»

Per l’assessore Catania il terzultimo posto di Orlando è colpa del Covid e del deficit. Opposizione all’attacco, la Caronia invoca la sfiducia

Non si può dire che i dati della rilevazione de Il Sole 24 Ore pubblicati ieri abbiano sconvolto la politica palermitana. Il fatto che il sindaco Orlando sia terzultimo nella lista di gradimento, pare interessi solo le opposizioni, principalmente la Lega. La maggioranza ignora quasi la notizia, anche perché non è una grande novità. L’anno scorso Orlando in classifica era all’ultimo posto, indossava la maglia nera, la stessa che quest’anno indossa il sindaco etneo Pogliese.

L’ASSESSORE CATANIA: «CON IL 39% SAREBBE RIELETTO»

Come si legge oggi sul Giornale di Sicilia, l’unico che in questo frangente ha tentato di fare quadrato attorno al sindaco è stato l’assessore alla Mobilità Giusto Catania. «Sul nostro Comune ─ ha dichiarato ─, pesano oltre alle difficoltà portate dalla pandemia, le criticità del bilancio che, come altre grandi città del Sud quali Catania e Napoli, sono acuite da parametri arbitrari e bizzarri che impediscono la spesa e acuiscono l’evasione tributaria». Ma Catania, in questa non brillante situazione riesce anche a vedere il bicchiere mezzo pieno, considerando la percentuale di gradimento del sindaco: «Il 39% dei palermitani ha dichiarato che “se domani ci fossero le elezioni comunali voterebbero il sindaco Orlando. In Sicilia la legge elettorale prevede la vittoria al primo turno col 40%. Mi pare che, malgrado le indubbie difficoltà che sta attraversando la città, non esistano politici o aspiranti candidati in grado di avere queste percentuali di gradimento».

OPPOSIZIONE ALL’ATTACCO

Non la pensa allo stesso modo il capogruppo leghista Igor Gelarda. Ironizzando su Orlando dice che sarà ricordato «come il sindaco della città che non c’è, se non nella sua visione. Quella che lui racconta ai giornalisti stranieri. E come il sindaco di un modello di accoglienza fallimentare, quando i primi a non sentirsi accolti in città sono proprio i palermitani». Sulla stessa onda di indignazione il parlamentare regionale, Vincenzo Figuccia e Alessandro Anello, consigliere salviniano. «Il fallimento di questa esperienza di governo è sotto gli occhi di tutti e bisogna lavorare per una alternativa vera».

LA CARONIA VUOLE SFIDUCIARLO

C’è anche chi, come Marianna Caronia, consigliera e parlamentare regionale, ex Forza Italia, vuole sfiduciare Orlando, anche se alla fine del suo mandato. «Il dato che stupisce ─ ha detto ─ non è Orlando al terzultimo posto quanto a gradimento. Quel che stupisce è che ci sia ancora una maggioranza di consiglieri comunali, di finta opposizione, a tenerlo ancora al suo posto, rifiutando di firmare la sfiducia. Ci sono i numeri « ha concluso la Caronia per mandare a casa Orlando domani mattina e mettere fine a questa agonia, che non è della giunta ma della città».