Un uomo ha lanciato del solvente in faccia ad una donna, probabilmente a scopo intimidatorio, nella zona della stazione ferroviaria di Catania. L’episodio è accaduto nel pomeriggio di ieri, 29 marzo; in corso indagini da parte della squadra mobile.
Secondo la ricostruzione della stessa vittima, la donna stava passeggiando in via D’Amico, quando ha sentito il nome “Giarrizzo”. Poi ha visto un uomo che, a bordo di una vettura, le ha lanciato qualcosa sul viso e ha subito avvertito bruciore. Allertati i soccorsi, la donna è stata medicata all’ospedale Cannizzaro e dimessa con una prognosi di sette giorni.
Sentita dalla polizia, la donna ha dichiarato di avere avuto in passato contatti con il collaboratore di giustizia Salvatore Giarrizzo. L’ex reggente del clan Scalisi di Adrano, arrestato nel 2020, ha subìto in passato delle ritorsioni. Il 17 febbraio del 2021, ad esempio, è stato incendiato un camion per la vendita di panini di un suo familiare. Sull’accaduto indaga ora la squadra mobile della questura di Catania, che al momento non esclude alcuna ipotesi.
Da intercettazioni disposte dalla Dda della Procura di Catania erano emersi, nell’ambito dell’inchiesta Triade del marzo 2021, dei progetti di vendetta della cosca nei confronti del pentito e dei suoi familiari. Le indagini del commissariato di Adrano e dalla squadra mobile di Catania, secondo la Dda etnea, fecero emergere il “forte disappunto tra gli affiliati al clan Scalisi” per la collaborazione di Salvatore Giarrizzo con la giustizia, iniziata nell’estate del 2020. Un disappunto tale da “progettare atti intimidatori nei suoi confronti e della sua famiglia, finalizzati a fargli ritrattare le dichiarazioni rese nei confronti degli ex compagni e di appartenenti ad altri gruppi mafiosi”.