In un sondaggio l’88% degli italiani boccia il reddito di cittadinanza

Nel sondaggio il 66% non si è ancora fatto un’idea chiara del Recovery, l’88% dice no al reddito di cittadinanza. Fiducia in Draghi per il 67%

Alla vigilia del battesimo del nuovo governo, il Sole 24 ore ha commissionato a Winpoll un sondaggio. Dai risultati viene fuori che il 67% degli italiani ha fiducia nelle misure che Draghi potrà mettere in campo per rilanciare la crescita e contenere il debito. In particolare salgono al 90% gli elettori del Partito democratico, di Forza Italia e di Italia dei valori, mentre i leghisti arrivano al al 69%. Per contro il 59% degli elettori Cinque Stelle dichiarano di non avere fiducia nell’agenda economica di Draghi, sconfessando il verdetto della piattaforma Rousseau. Per contro il 52% degli elettori di Fratelli d’Italia non è d’accordo sulla scelta di Giorgia Meloni dei restare fuori dal Governo.

RECOVERY PLAN, QUESTO SCONOSCIUTO…

Il 67% degli intervistati ammette di «non essere riuscito a farsi un’idea chiara» sul Recovery plan, che corrisponde al Piano per la ripresa italiana. L’attenzione degli italiani si è ben focalizzata sulle ragioni politiche della crisi di governo innescata da Renzi, ma ha ignorato la debolezza delle riforme contenute nella prima bozza del piano, e non ha considerato l’importanza della qualità della squadra che dovrà gestire i 209 miliardi in arrivo.

BOCCIATO IL REDDITO DI CITTADINANZA

Per quanto riguarda il quesito relativo al Reddito di cittadinanza, gli intervistati non hanno avuto dubbi. L’88% ritiene che non ha funzionato. Quasi un plebiscito. Il 5% ha detto «non so», e quindi solo il 7% apprezza questa misura. Il 45% è disposto a concedere una seconda chance, a patto che venga rinnovato. I numeri cambiano se si tiene conto solo degli elettori del Movimento 5 Stelle. Ovviamente il Reddito di cittadinanza viene promosso dal 72% dei grillini.

SUL FUTURO GLI ITALIANI DIVISI

Per quanto riguarda l’economia nazionale, le risposte al sondaggio si dividono in tre categorie. Quella più numerosa è quella dei pessimisti, che sono il 38% del totale degli intervistati, mentre gli ottimisti sono il 35%. Per il 27% l’economia resterà invariata. I più positivi sono stati gli elettori di Italia Viva, seguiti da quelli del Pd. Fra i pessimisti ci sono i leghisti e Fratelli d’Italia. Per quanto riguarda l’economia a livello familiare, solo il 13% vede nel futuro un miglioramento delle prospettive economiche. Il 64% pensa che resteranno invariate. Il resto non sa.